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Ligabue è un pesce a tutto rock

"Arrivederci, mostro!" spiazza.

Il nuovo album di Ligabue, che esce l'11 maggio, ha sonorità hard rock. Le chitarre elettriche si snodano lungo le 12 canzoni. Tra i brani un'invettiva contro un 'cantante topo e falso' ("Caro il mio Francesco") e non mancano le ballad d'amore ("Ci sei sempre stata"). In gran forma a 50 anni, il cantautore confessa di aver festeggiato per 48 ore e spiega a Tgcom perché la scelta di mettere un sarago in copertina.

Nel tuo disco ci sono nuove sonorità, un rock molto americano. Volevi spiazzare?
Mi sono affidato completamente a Corrado Rustici, che vive a San Francisco da anni. Alla fine avevamo a disposizione 30 brani, siamo entrati in studio con 20 e piano piano abbiamo messo su il disco. Corrado ha 'spogliato' i miei arrangiamenti dando una veste nuova alle mie canzoni. Sono molto soddisfatto del risultato anche se poi ho sempre potuto dire la mia.

Perché la scelta di mettere un sarago in copertina?
In realtà è una immagine che ha trovato il mio manager, Claudio Maioli, e poi l'abbiamo modificata al computer. Ci potete trovare di tutto se state attenti ad osservare. Può sicuramente suggerire una idea di calma per il pesce sotto l'acqua e anche di movimento per la città che sta sul suo dorso. Ogni brano ha un riferimento in qualche piccolo particolare raffigurato sulla copertina. Vi sfido a trovarli.

Uno dei brani più pungenti è 'Caro il mio Francesco' in cui ti scagli contro un 'cantante topo'. Chi è?
Il mio disprezzo me lo tengo dentro, in fondo era solo uno sfogo che ho fatto al mio amico Guccini. Ma dico solo che ognuno è libero di esprimere la propria opinione. Detto questo, il cantante 'topo' è quello che fa dichiarazioni sempre giuste e impeccabili, mostrandosi puro ma che poi si comporta male nel privato. Io non ho mai detto di essere puro ma i miei brani sono sempre stati 'popolari'. Li potevano cantare l'avvocato e l'imbianchino. Il cantante topo, invece, è pieno di snobismo ed è pure spocchioso.

C'è una terribile storia di omicidio che racconti in "Quando mi vieni a prendere", come è nata la canzone?
Nel novembre 2008 la mia compagna ha avuto una interruzione di gravidanza, era al sesto mese di gravidanza. Una tragedia perché il bimbo stava praticamente per nascere. Poi è subentrata la rabbia personale e anche lo sconcerto perché dopo qualche settimana, vicino Bruxelles, un ragazzo di 20 anni si è travestito da pagliaccio entrando in una asilo e con un coltello ha ucciso una donna, due bambini e feriti altri dodici bimbi. Ho immaginato di essere uno dei bimbi che chiede scusa alla madre purché lo porti via da quell'uomo nero.

E poi c'è un vampiro dentro casa tua in "La linea sottile"...
E' un mio difetto. Oltre ad essere permaloso, non sono sufficientemente ironico. O perlomeno penso di esserlo ma nessuno mi capisce (ride, ndr). Era una immagina che voleva far ridere... Comunque volevo dire che devo a mia volta succhiare un vampiro "tutto l'amore che riesco a rubare per me".

Cosa si aspetteranno i tuoi fan per il tour?
Per il tour voglio assolutamente suonare tutti i brani di questo nuovo disco, mentre i vecchi successi sono stati già abbondantemente 'rimaneggiati' in passato perciò li lascio così come sono e li propongo ovviamente per il mio pubblico.

Come hai festeggiato i tuoi primi 50 anni?
Il primo giorno ero con la mia famiglia, il giorno dopo quando pensavo che fosse tutto finito, ecco che mi hanno organizzato una festa a sorpesa con tantissimi amici. C'era anche Guccini. Quella sera stessa gli ho fatto ascoltare 'Caro mio Francesco'.

E che ti ha detto?
Ah Liga eri un po' incazzato però eh (ride, ndr)

Andrea Conti

(Foto di Alessio Pizzicannella)