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"La morte di Jacko è omicidio"

Il coroner non ha alcun dubbio

La morte di Michael Jakson è stata "un omicidio".

A sostenerlo è stato il coroner (cioè il medico legale) della contea di Los Angeles. Il cantante è stato stroncato da un'intossicazione acuta da Propofol (un anestetico) e Lorazepam (un sedativo). Il coroner ha individuato anche altre sostanze tra cui Midazolam, Diazepam, lidocaina ed efedrina. La polizia ha subito fatto sapere che girerà il fascicolo alla Procura per formulare eventuali accuse.

Tra i maggiori indiziati ci sono i medici curanti del cantante, primo tra tutti Conrad Murray. Il Coroner ha precisato che il rapporto completo dell'autopsia di Jackson "rimarrà ancora nelle mani della Polizia di Los Angeles e del Procuratore generale della contea".

Nel frattempo emergono nuovi dettagli sul momento della morte del cantante. Il sito Tmz, lo stesso che bruciò tutti i media nel dare per primo la notizia della tragedia, racconta che nella sua camera da letto sono stati trovati due sacchetti di marijuana. Assieme ad altre sostanze, c'era anche una boccetta di Benoquin, una crema sbiancante.

Proprio il 28 agosto Jackson avrebbe compiuto 51 anni e negli Usa cresce il fermento tra i fan per ricordarlo: a New York ci sarà una grande festa in suo onore, ad opera soprattutto del regista nero Spike Lee. Migliaia di persone, fino a 30 mila, sono decise a sfidare il maltempo previsto sulla Grande Mela per ritrovarsi sul Nethermead Meadow di Prospect Park per una serata dedicata a celebrare la vita del cantante.