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Pavarotti, riaperta camera ardente

Modena,folla commossa per ultimo saluto

Una folla commossa ha ripreso a visitare la camera ardente dove è stata collocata la salma di Luciano Pavarotti, nel Duomo di Modena.

Oltre novemila persone, tra cui amici, conoscenti e parenti, hanno dato l'ultimo saluto all'artista, morto giovedì mattina nella sua abitazione a Santa Maria di Mugnano. In chiesa, la bara bianca di "Big Luciano" è stato posta davanti all'altare. I funerali si terranno sabato alle 15.

La camera ardente è stata aperta al pubblico fino all'una di notte di giovedì; sono stati consegnati 7.500 ricordini con la foto del tenore e sono state distribuite 7.500 foto-ricordo di ''Big Luciano''.La bara bianca del tenore è stata posta nella navata centrale della chiesa, davanti all'altare. Il corpo è stato vestito con uno smoking con papillon bianco, simile a quelli con cui tante volte Pavarotti ha conquistato i più importanti teatri del mondo. In mano, un fazzoletto bianco e un rosario. 

Le visite alla salma saranno possibili per l'intera giornata. Anche sabato, giorno fissato per le esequie, si potrà rendere omaggio al feretro del tenore dalle 6 del mattino alle 13.

Ad accompagnarlo alla chiesa la moglie Nicoletta Mantovani, le tre figlie avute dal primo matrimonio, la sorella e alcuni amici stretti. A Modena intanto prosegue l'organizzazione del funerale al quale sono attese moltissime personalitàdel mondo della politica e della cultura. E' gia' confermata la presenza alla liturgia di Andrea Bocelli, che interpreterà durante le esequie un noto canto eucaristico, il "Panis angelicus", che lo stesso artista ha già proposto anche nel suo repertorio.  Alla cerimonia funebre sono attesi molti personaggi dello spettacolo. Tra gli altri si fanno i nomi del leader degli U2, Bono, che con Pavarotti duettò "Miss Sarajevo"al 'Pavarotti and Friends' del '95, e Raina Kabaivanska. Ma è probabile che durante la cerimonia altri artisti internazionali salutino con la loro voce quella che si è spenta per sempre.

UN DISEGNO DELLA FIGLIA ALICE ACCANTO ALLA BARA
Nella chiesa vi sono diversi mazzi di fiori attorno alla bara e alcune corone appoggiate alle pareti (una di Giuseppe Di Stefano e Monica, un'altra di Piero e Floriana Ferrari). La bara di Pavarotti è deposta davanti all'altare, aperta. Appoggiato su un rivestimento di velluto rosso, rosso come il sipario dei teatri dove ha trionfato, il grande tenore dorme il suo sonno eterno. La barba curatissima come sempre, il frac con il cravattino bianco, una grande sciarpa bianca di seta fra le mani e un rosario intrecciato alle dita. Tutt'attorno grandi mazzi di fiori di campo (dove spiccano margherite arancioni). Ma la cosa che più colpisce il mazzo di roselline rosa dietro la bara: in mezzo ai fiori c'è una pagina di quaderno con un disegno infantile firmato con incerte lettere maiuscole: "Alice", il dono della sua piccola figlia.

PIAZZA GREMITA, LA MOGLIE NICOLETTA A CAMERA ARDENTE CON LA FIGLIA
Alcune migliaia di persone hanno visitato da stamattina, dopo i 9.000 delle tre ore di ieri sera, la camera ardente di Luciano Pavarotti. Molti modenesi, ma anche persone appositamente arrivate da fuori, si sono messi in fila in Piazza Grande per entrare nel Duomo romanico di Lanfranco, dove in una bara bianca, con un frac simile a quelli con cui è andato in scena mille volte e un papillon bianco, riposa il maestro. Ci sono due delle figlie, Cristina e Giuliana, rimaste per tutta la mattinata in raccoglimento di fronte al feretro del padre, c'è una sorella, mentre la moglie Nicoletta Mantovani è arrivata con la figlioletta Alice in braccio alle 12 e mezzo, dopo essere rimasta in mattinata nel silenzio della sua casa di  campagna di Santa Maria di Mugnano, alle porte di Modena, dove Pavarotti è morto, dopo esservi rientrato dall'ultimo ricovero il 25 agosto. Il lento pellegrinaggio proseguirà fino a mezzanotte, e poi l'8 settembre dalle 6 alle 13, per la visita a una camera ardente sobria e rispettosa, dove è assolutamente vietato l'uso di macchine fotografiche e telefonini.