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Maroon 5: "Torniamo più sexy"

Tgcom ha incontrato Adam Levine

Nel 2005 hanno scalato le hit mondiali con successi come "She will be loved", "This love" e "Harder to breathe" tratti da "Songs about Jane".

Adesso è la volta del nuovo "It won't be soon before long" (esce il 22 maggio) trainato da "Makes me wonder". "Questo è un disco sexy - assicura il frontman Adam Levine a Tgcom-. Unisce i nostri sentimenti alla musica". La band aprirà il concerto dei Police nella tappa del 10 luglio a Miami.

Sicuramente i Police sono stati tra gli ispiratori del nuovo disco, composto da 11 tracce inedite più "Nothing lasts forever" che si rifà alla canzone di Kanye West "Heard 'Em Say", con cui Levine ha duettato nel 2005. "Kanye è un grande artista - ha detto Adam - e spero di ritornare a collaborare con lui". Tra le undici tracce due ("Won't go without you" e "Hot felleing apart") sembrano riecheggiare alcune note di "Every breath you take" dei Police, ma a parte questo la nuova direzione del gruppo appare chiara: virare verso il rock. "Questo nuovo disco era in ballo da due anni, ma ne abbiamo impiegato uno per realizzarlo - spiega il leader della band -. Alcuni tempi era buoni altri meno per incidere, così ci siamo imposti di non aver fretta. Una canzone prendeva anche quattro direzioni diverse, per questo dovevamo lavorarci su un po' di più".

"Songs about Jane" ha portato due Grammy Awards con oltre dieci milioni di album venduti nel mondo. Terrorizzati dalle aspettative nei vostri confronti? "Non sappiamo cosa ci riserverà il futuro e quale sarà la reazione dei fan, di sicuro siamo molto maturati e pensiamo di aver fatto del nostro meglio". Infatti la band ha chiamato a collaborare ben quattro produttori molto famosi in America: Mike Elizondo (che ha collaborato con Eminem e Fiona Apple), Mike "Spite" Stent (Gwen Stefani, Keane, Bjork e Marilyn Manson), Mark Endert (Madonna e Fiona Apple) ed Eric Valentine ("Queens of teh Stone age e Nickel Creek").

"La nostra intenzione è stata quella di porci in maniera umile verso quello che abbiamo inciso. Dopo la prima session di registrazione dell'album ci siamo subito accorti che non era completo - ha continuato Levine - ed è per questo che abbiamo chiesto la collaborazione di questi quattro produttori".

Un disco sexy, così come il nuovo look di Adam Levine molto attento anche all'estetica. "Ma mi riferisco al termine sexy non nel senso sessuale ma nel senso più naturale del termine. Un giusto connubio tra il modo di essere, il proprio 'feeling' e le note musicali. Credo che ci siamo riusciti alla perfezione". Tra i progetti futuri di Adam potrebbe esserci il cinema, "non mi dispiacerebbe sostenere dei provini come attore". Il disco migliore? "Sicuramente The Joshua Tree degli U2" e l'ultimo comprato "Back To Black di Amy Winhouse". Come il mix di "It won't be soon before long", rock e pop.

Andrea Conti