FOTO24 VIDEO24 Logo Mediaset ComingSoon.it Donne logo mastergame Grazia Meteo.it People sportmediaset_negative sportmediaset_positive TGCOM24 meteo.it
Podcast DirettaCanale 51
Temi del momento

Codice da Vinci, silenzio e noia

Cannes, critici gelidi allʼanteprima

A Cannes "Il Codice da Vinci" di Ron Howard (proiettato in anteprima mondiale per la stampa) non ha raccolto alla fine della lunga proiezione (la durata è di circa 2 ore e mezzo) nessun applauso, ma solo apatia e indifferenza.

Anzi, nella parte finale i giornalisti presenti si sono pure lasciati andare a qualche risatina. Si aspetta la reazione del pubblico, che vedrà la pellicola alle 23.30.

E' tutto pronto per la cerimonia di apertura del Festival di Cannes (si terrà alle 19.15) con l'attore Vincent Cassel in veste di maestro di cerimonia per apertura e chiusura. La giuria (presieduta dal regista Wong Kar Wai) è composta da Monica Bellucci (che al Festival aveva ricoperto lo stesso ruolo del marito Cassel nel 2003), Helena Bonham Carter, Lucrecia Martel, Zhang Ziyi, Samuel L. Jackson, Patrice Leconte, Tim Roth ed Elia Suleiman.

Ma gli occhi sono puntati su "Il Codice Da Vinci" che verrà proiettato due volte in giornata per la stampa e il pubblico. Il film di Ron Howard non contiene alcun segreto: è una riproduzione piuttosto fedele, molto meccanica del libro di Dan Brown che ha venduto quasi 50 milioni di copie. I giornalisti concordano nel ritenere che Tom Hanks è un Robert Langdon che resta sempre a metà tra un bravo professorino e un improbabile Indiana Jones, Audrey Tautou è una crittologa con gli occhi perennemente sbarrati. Ian McKellen è troppo saccente e poco mefistofelico rispetto al Leigh Teabent immaginato da Brown.

Il risultato finale è una sequenza di quadri disposti didascalicamente uno dopo l'altro, senza il respiro e la tensione che il romanzo, al di là del valore letterario, indubbiamente possiede. E non è un caso che quando nel sottofinale dopo una serie di succinte lezioni di storia dell'arte, del cristianesimo e del simbolismo, Hanks-Langdon dice a Sophie la frase chiave ("Tu sei l'ultima discendente di Gesù Cristo"), il pubblico, almeno quello dei giornalisti che per primi hanno visto il film a Cannes, è scoppiato a ridere.
  
CENTINAIA DI FAN PER IL CAST
Centinaia di fan hanno accolto Tom Hanks, Audrey Tatou e Jean Reno, alla stazione di Cannes per la proiezione de "Il Codice da Vinci", alla vigilia dell'apertura ufficiale del Festival del Cinema. I tre interpreti e il regista Ron Howard hanno raggiunto la cittadina della Costa azzurra a bordo di un Tgv, il treno ad alta velocità, partito da Londra e per l'occasione "vestito" del ritratto della Gioconda. Hanks si è subito dileguato a bordo di una lussuosa berlina, mentre Tatou e Reno si sono attardati nel salutare i circa quattrocento ammiratori.

DURA CRITICA DA VARIETY
"Fiacco e noioso, pesante e sinistro", così Variety (la bibbia dello spettacolo) si scaglia contro "Il Codice Da Vinci". Una vera stroncatura quella redatta dal critico Todd McCarty. "Un libro allettante nella sua forma originale è diventato una cosa pesante e sinistra in una trasposizione filmata fin troppo  letterale". Non è l'unico critico cui il film non è piaciuto: "Tom Hanks sembrava uno zombie", ha commentato Peter Brunette, esperto di cinema del Boston Globe. Un grande successo di pubblico comunque Variety lo prevede. Per il quotidiano di spettacolo l'enorme attesa del pubblico in tutto il mondo porterà in ogni caso ad un risultato esplosivo al botteghino.

USCITA RECORD IN ITALIA CON 910 COPIE
Nonostante la tiepida accoglienza riservata a Cannes al film di Ron Howard tratto dal bestseller di Dan Brown, la Sony Pictures Italia ha deciso di aumentare a 910 le copie con le quali "Il Codice Da Vinci" sarà distribuito nei cinema italiani. Mai prima d'ora un film aveva potuto contare su un numero così elevato di schermi per un debutto in sala.