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Venezia, il lampo di Malick si chiama Olga

Le scene di nudo della Kurylenko tra le poche scosse di "To The Wonder", accolto da fischi

LaPresse

Olga Kurylenko nuda per Malick. La ex bond-girl è la protagonista dell'unica scena "hot" (anche se piuttosto casta) del controverso film del maestro Terrence Malick (vincitore della Palma d'oro con "The tree of life") che a Venezia è stato accolto con qualche applauso e molti fischi. La pellicola è una delle più attese tra quelle selezionate nel concorso della 69.ma Mostra del Cinema di Venezia.

Una parabola sull'amore divino e umano interpretata da Ben Affleck e da Olga Kurylenko. L'attrice e modella ucraina per il regista texano si è messa a nudo per una scena sexy con il collega Ben Affleck, in cui mostra tutta la sinuosità del suo corpo e, per un attimo, dà una scossa al film di Malick.

L'attrice ha spiegato così il suo ruolo: "Terrence mi parlava continuamente del mio personaggio. Lo voleva molto innocente, una donna che non sapesse realmente dove fosse e cosa fare, e che avesse lo stesso approccio nell'amore. Lei è timida e inquieta, e fa anche un grave errore, per indurre nell'uomo che ama una reazione. Si puo' dire che scenda per un attimo all'inferno, ma ha un cuore puro, come quello della natura che l'affascina tanto".

Nel film c'è anche una presenza italiana, quella di Romina Mondello, la cui interpretazione è stata però sforbiciata pesantemente in fase di montaggio. L'attrice compare nel film solo per pochissimi istanti, lungo una strada in Oklahoma, dove interagisce con Olga Kurylenko inneggiando alla fugacità della vita. Tagliata, dunque, come Rachel McAdams (pochissime pose per lei), come accaduto lo scorso anno a Sean Penn per "The Tree of Life" e, nel '98, a George Clooney e tantissimi altri per "La sottile linea rossa": con Malick (che non si è presentato all'incontro con la stampa), si sa, può succedere anche ai migliori.