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Renzi: "Bersani e il Pd hanno un problemino, non hanno vinto le elezioni"

Il sindaco di Firenze risponde alle accuse: "Dicono che sono qualunquista ma loro la smettano di perdere tempo". Intanto, non sarà un "Grande Elettore" del Pd per il Quirinale

LaPresse

"Non ho vinto le primarie, ha vinto Bersani. Il problemino è che poi Bersani non ha vinto le elezioni". Matteo Renzi è intervenuto con queste parole durante un convegno a Vinitaly, aggiungendo: "Mi hanno dato del qualunquista perché ho detto che si sta perdendo tempo. Prometto di non dirlo più, ma voi potreste per favore smettere di perdere tempo? Bisogna, elezioni o no, che vi mettiate d'accordo, che si decida".

"Odio i partiti personali, non me ne vado" - "Starò sempre dentro la sinistra perché non ne posso più di quelli che si fanno i partiti personali". Così ha ribadito Matteo Renzi. "La parola rottamazione è stata la causa della mia sconfitta alle primarie, mi hanno detto 'sei maleducato, demagogico', avevano ragione ma non voglio stare in un Paese in cui bisogna conoscere un capo di gabinetto per andare lontano".

"Mi criticano per Amici, anche quelli sono voti" - "Il problema della mia parte politica è che non è riuscita a spiegare che è per l'uguaglianza e non per l'equalitarismo", ha aggiunto Renzi. "C'è una parte della sinistra che vuole cambiare gli italiani, io invece l'Italia. Chi mi ha criticato perché sono andato da Amici - ha detto - pensa che il voto di un ragazzino che guarda Amici vale meno di quello di un signore che lo critica".

Il Pd toscano lo "silura" dai Grandi Elettori - Alla vigilia della seduta che dovrà votare i tre candidati che andranno a Roma per eleggere il futuro presidente della Repubblica, il gruppo Pd si è spaccato su Matteo Renzi. Il sindaco di Firenze non sara' nella rosa che prevede due rappresentanti della maggioranza e uno dell'opposizione: a lui è stato preferito il presidente dell'assemblea toscana, Alfredo Monaci. Renzi, tuttavia, non sembra prendersela, anche se agli amici non nega che ad eleggere il prossimo Presidente ci sarebbe andato volentieri. Comunque la candidatura, raccontano, non è stata certo un'idea del sindaco. La discussione tra i componenti il gruppo consiliare dei democratici è durata per tutta la giornata, cadenzata solo da una breve interruzione. Alla fine della discussione-fiume il voto tra una soluzione 'istituzionale' e quindi la scelta di mandare a Roma, oltre al governatore Enrico Rossi, anche il presidente del Consiglio Alberto Monaci, e' stata preferita con 12 consensi. Sono stati invece 10 coloro che hanno optato per una proposta piu' 'politica' cioé quella di indicare tra i 'grandi elettori' il sindaco di Firenze Matteo Renzi, considerata la sua rappresentativita' a livello nazionale.