Tunisia, rogo in prigione: 57 morti
Detenuti in fuga uccisi dalle guardie
Sono 57, finora, i morti accertati nell'incendio della prigione di Monastir, in Tunisia: le vittime sono per la maggior parte detenuti.
Le fiamme hanno avvolto il penitenziario della città, sita a 140 chilometri a Sud di Tunisi: molti reclusi ne hanno approfittato per tentare la fuga ma alcuni sono periti tra le fiamme mentre i più sono stati abbattuti dai colpi di arma da fuoco sparati dalle guardie per fermarli. "Tutti gli altri", stando a diversi testimoni oculari, sarebbero invece riusciti a fuggire.
"E' andato a fuoco l'intero complesso, i materassi, gli arredi, tutto quanto", hanno raccontato le autorità. L'episodio si inquadra nel caos in cui è piombato il Paese nordafricano dopo la fuga all'estero del presidente Zine al-Abidine Ben Ali. Sono stati proclamati lo stato di emergenza e l'ampliamento del coprifuoco, il divieto di assembramenti superiori a tre persone e l'autorizzazzione alle forze di sicurezza a sparare ad altezza d'uomo contro chiunque disobbedisca agli ordini: malgrado ciò, durante la notte e ancora in mattinata in tutta la Tunisia si sono registrati nuovi disordini e manifestazioni di protesta.