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Troppo caos,bimbi cacciati da aereo

Amburgo,dopo ore scolaresca riparte

Finalmente sono partiti per Manchester i bambini di una scolaresca romana decollati da Roma alla volta della città inglese.

I ragazzini, infatti, sono stati obbligati a scendere ad Amburgo, dove il volo aveva fatto scalo dal comandante. Motivo della decisione sarebbe la confusione che hanno creato a bordo che, secondo il pilota, avrebbe messo fuori sicurezza il volo.

Poi finalmente la partenza, con scalo a Monaco e le garanzie della professoressa: "Ho dovuto garantire alla polizia - ha spiegato una delle insegnanti, Maria Francesca Monaco - che sarebbero stati buoni. Siamo dovuti passare per Monaco perché è l'unico volo che hanno trovato e noi abbiamo accettato tutto pur di concludere questa vicenda". Una vicenda che però, annuncia uno dei genitori, Mario De Santis, non finirà qui. "Non appena avremo la sicurezza che hanno effettivamente lasciato la Germania - ha spiegato - presenteremo subito una denuncia contro la Lufthansa. Hanno detto che avevano le cinture slacciate e i telefonini accesi e non era assolutamente vero. Li hanno sbarcati dall'aereo come fossero delinquenti. Hanno dovuto fare la colletta per pagare l'albergo. E' veramente una situazione pazzesca che si è risolta solo grazie all'intervento del console De Luca". Sulla vicenda il sindaco di Roma Walter Veltroni ha avuto "un cordiale colloquio con l'Ambasciatore della Repubblica federale di Germania Michael Gerdts", che, ha assicurato al sindaco "di aver intrapreso tutti i passi necessari per favorire una rapida e positiva conclusione dell'incidente".

L'assessore alle Politiche Educative e Scolastiche del Comune di Roma Maria Coscia si è detta "sconcertata per l'atteggiamento che la compagnia aerea Lufthansa ha continuato ad avere nei confronti dei ragazzi dell'istituto romano Massimiliano Massimo". "A prescindere da come sia effettivamente andata la vicenda, visto che le testimonianze del persole di bordo e dei professori non concordano, trovo incredibile ha aggiunto l'assessore - che una compagnia prestigiosa come la Lufthansa non abbia ritenuto necessario, come gesto comunque pacificatorio, occuparsi dei ragazzi una volta bloccati ad Amburgo e che abbia invece preferito mantenere un atteggiamento cosi' punitivo nei confronti di chi e' poco piu' che bambino. Spero che con il loro arrivo, questo pomeriggio, a Manchester i ragazzi si lascino alle spalle questa spiacevole vicenda e che possano proseguire il loro soggiorno all'estero serenamente".

I ragazzini, tutti della scuola Massimiliano Massimo, nel quartiere Eur di Roma, sono stati all'aeroporto di Amburgo alcune ore mentre i professori venivano interrogati dalla polizia dello scalo che conducono le indagini sul caso.  Successivamente è stato individuato un albergo dove i bambini hanno trascorso la notte. I loro bagagli, intanto, avrebbero già raggiunto Manchester.

 Forte l'apprensione e lo stupore dei genitori dei piccoli. "Siamo rimasti allibiti e continuiamo ad esserlo - ha detto l'ex presidente del XII Municipio, Paolo Pollak, al corrente della vicenda e amico di alcuni dei genitori - E' inammissibile che quaranta bambini vengano lasciati in una situazione come questa, che non saprei come definire. Qualunque cosa avessero fatto - ha concluso - questo non è sicuramente il metodo adatto sicuramente" .

Pensavamo a uno scherzo". Cosi' si è espresso il professor Marco Amabile, al suo ventiduesimo viaggio annuale con ragazzini, tutti senza alcun incidente, anche in caso di studenti molto vivaci. Amabile è uno dei due professori che accompagnano la scolaresca romana. "Nel primo volo Lufthansa quello da Roma ad Amburgo è andato tutto bene - racconta l' insegnante - abbiamo anche fatto un applauso al pilota perché, per recuperare un quarto d'ora di ritardo ha fatto una discesa veloce, l'aereo ha ballato un po' ma lui è stato molto bravo". I problemi sono cominciati invece quando il gruppo è salito a bordo di un altro aereo Lufthansa, per raggiungere da Amburgo la città inglese di Manchester, lo scalo più vicino a Lancaster dove i ragazzi dovrebbero cominciare una scuola d'inglese.

Un gruppo che, come sottolinea l'insegnante, "ha i voti in condotta più alti". Il secondo velivolo era più piccolo, un aereo da 80 posti circa di cui la metà occupati dal gruppo e altri trenta da inglesi diretti a casa. "Mentre salivamo - ha raccontato Amabile - la hostess già ha detto ai ragazzini che dovevano stare buoni, poi ha chiamato la mia collega a fare un annuncio al microfono perché‚ non facessero confusione e infine, invece di decollare, l'aereo è tornato indietro e il comandante ha detto alla polizia di farci scendere. Credevo fosse uno scherzo".

La compagnia di bandiera tedesca avrebbe contestato al gruppo italiano lancio di cuscini, cinture di sicurezza non allacciate e uso dei telefoni cellulari. "I cuscini non c'erano - sostiene l' insegnante - e le cinture di sicurezza ritengo che fossero tutte allacciate, stiamo parlando di ragazzi che per la maggior parte si allontanano per la prima volta dalle mamme e fanno il loro primo volo, sono impauriti. Siamo perplessi - continua Amabile - non c'è stato alcun alterco". "Non e' vero che avevamo i telefonini accesi - dice una delle bambine, Susanna - e non è vero che ci lanciavamo i cuscini, perché‚ non c'erano, e non è nemmeno vero che avevamo le cinture slacciate. Io e altri ragazzi - ha aggiunto - stavamo in coda, parlavamo e giocavamo con la play station quando è venuta la hostess e ha detto che dovevamo stare zitti. Noi eravamo tranquilli ma l'aereo è tornato indietro e ci hanno fatto scendere". Il gruppo sta adesso cercando il primo volo disponibile per Manchester; sembra che la Lufthansa si rifiuti pero' di trasportarli.