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Satira e Islam, una miscela esplosiva

Dalle vignette alla mattanza di Bengasi: tutti i casi finiti nel sangue

Ansa

Un film offensivo nei confronti dell'islam: l'assalto al consolato americano di Bengasi pare sia stato scatenato da "Innocence of Muslims", la pellicola di due ore diretta dal 56enne californiano Sam Bacile che si identifica come "un ebreo israeliano". Costato 5 milioni di dollari, recuperati grazie a finanziatori ebrei, “Innocence of Muslims” sostiene che la storia di Maometto è una truffa.  

Non è la prima volta che la satira contro l'Islam provoca manifestazioni violente e reazioni molto dure nel mondo musulmano.

12 settembre 2005 - Le vignette danesi su Maometto
Sul quotidiano danese Jyllands-Posten compaiono 12 caricature su Maometto, firmate dal vignettista Kurt Westergaard. In una di queste, il profeta è raffigurato con una bomba al posto del turbante. L'iniziativa provoca un'escalation di proteste, con assalti alle ambasciate danesi nei Paesi islamici e oltre 50 morti.

15 febbraio 2005 - La t-shirt di Calderoli
Durante un'intervista tv, il ministro Roberto Calderoli indossa provocatoriamente una maglietta su cui sono raffigurate caricature di Maometto. Il gesto fa esplodere la rabbia dei musulmani libici: a Bengasi il consolato italiano viene saccheggiato e bruciato. Muoiono 11 persone.

14 aprile 2010 - Maometto vestito da orso in South Park
I creatori dell'irriverente cartone animato South Park ricevono minacce di morte dai fondamentalisti islamici per aver rappresentato Maometto vestito da orso nella 200esima puntata andata in onda negli Usa. Gli autori decidono di autocensurare l'episodio successivo, trasmesso su Comedy Central, sostituendo l'immagine del Profeta con una di Babbo Natale.

Giugno 2011 - Il twitter di Sawiris
Il magnate egiziano delle telecomunicazioni, il copto Naguib Sawiris, finisce nella bufera per aver postato su twitter una vignetta che ritraeva Topolino e Minnie in versione islamica: lui con la barba e la jalabiya, lei con il velo.

1 novembre 2011- L'edizione speciale del Charlie Hebdo
La sede del settimanale satirico francese Charlie Hebdo viene distrutta da un incendio provocato da un lancio di molotov. La rivista aveva annunciato la pubblicazione di un'edizione speciale dedicata alla vittoria islamista in Tunisia. In prima pagina spicca un'immagine di Maometto che promette "cento frustate se non morite dal ridere".