Corea, maxi sequestro di pillole cinesi a base di resti di feti umani
Il commercio illegale di questi farmaci passepartout, utilizzati per curare molte malattie e per aumentare il vigore sessuale, è stato bloccato dalle autorità sudcoreane
Pillole a base di resti umani, di feti abortiti o nati morti.
Come finiscono resti di feti in questi farmaci? Secondo le indagini degli inquirenti in molti ospedali cinesi medici e infermieri corrotti informano le aziende farmaceutiche ogni qualvolta una donna abortisce o partorisce un feto morto. Da qui inizia la carambola che porta alla compravendita dei corpicini, che inizialmente vengono conservati in normali frigoriferi domestici in attesa di essere consegnati alle cliniche e ai laboratori dove poi verranno messi in speciali microonde per essiccare la pelle, successivamente liofilizzata.
Una volta avvenuto il processo di liofilizzazione la polvere viene trasformata in compresse e mescolata con altre sostanze chimiche e vegetali, per tentare di nascondere il componente ai controlli effettuati dalle autorità sanitarie.
Secondo quanto riporta il San Francisco Times, i test condotti sulle pastiglie sequestrate rivelano che esse sono composte al 99,7% di resti umani.