Città assediate dallo smog in Cina. Gravi rischi per la popolazione e mancanza di ossigeno costringono il governo di Pechino a cambiare drasticamente rotta nelle politiche per l'ambiente. Si parte dalla tutela delle foreste, per decenni sfruttate intensivamente a favore delll'industra del legno. Una nuova diposizione tutela gli alberi delle montagne Hinggan, uno dei principali polmoni verdi del Paese.
Le autorità forestali cinesi hanno ordinato un netto rallentamento al disboscamento delle montagne Hinggan, nel nord-est del Paese, per allontanare il rischio di inondazioni e frane. Si tratta del primo provvedimento per salvaguardare la zona, rovinata da decenni di sfruttamento.
La catena montuosa con i suoi boschi è ormai da diversi anni vittima del disboscamento sistematico. L'avanzare dell'economia cinese ha però portato ad un bisogno di legname sempre maggiore. La vegetazione ha così perso ettari ed ettari di terreno, lasciando in eredità aree secche e desertiche. Da qui due problemi: la mancanza di aria pulita per le città e il rischio di alluvioni, come quella del 1998.