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La Grecia sfida ancora l'Europa: niente riforme senza accordo Ue-Fmi

Il ministro delle finanze ellenico anticipa che lʼEurogruppo dellʼ11 maggio sarà solo "un passo avanti" ma non porterà alla soluzione

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-afp

Ue e Fmi seguono "strategie differenti" sulla Grecia, con la prima che chiude a una ristrutturazione del debito e il secondo che non cede su pensioni e lavoro.

Una "grossa contraddizione" alla luce della quale il governo greco "ha deciso di non legiferare sulle riforme prima di un accordo" con i creditori. Lo si legge in un comunicato dell'esecutivo Tsipras.

Il ministro delle finanze greco Yanis Varoufakis, dopo l'incontro con il commissario Ue Pierre Moscovici, da parte sua fa sapere che all'Eurogruppo di lunedì non ci sarà un accordo finale sulla Grecia. "Avremo una discussione fruttuosa che confermerà i notevoli progressi fatti e sarà certo un altro passo in avanti nella direzione di un accordo finale", spiegato. Ma senza quell'accordo tra Europa e Fondo monetario, nulla più.

"Abbiamo avuto delle discussioni costruttive - ha sottolineato quindi il ministro ellenico - che aprono la strada a un incontro positivo dell'Eurogruppo, il cui scopo è di rafforzare ulteriormente il terreno comune raggiunto nel Brussels Group". Per questo "l'importante è che i buoni progressi fatti siano resi più solidi e che portino la Grecia in una situazione in cui possiamo tutti guardare verso nuovi accordi con le istituzioni e i nostri partner, in modo da superare le difficoltà di liquidità che, come noi tutti sappiamo, la Grecia sta passando".

L'Fmi, invece, sostiene di non aver premuto per un taglio del debito di larga scala della Grecia all'Eurogruppo di Riga. In una nota riportata dall'agenzia Bloomberg, il Fondo monetario internazionale mette in evidenza che Atene potrebbe aver bisogno di più finanziamenti se i target virano rispetto al 2012.

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