Pronti a partire

Vacanze: dieci errori da evitare per riuscire a rilassarsi davvero

Tra aspettative troppo elevate ed eccessi di pianificazione le cattive abitudini che possono sabotare il successo di un periodo di ferie

08 Lug 2025 - 05:00
 © Istockphoto

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Il primo obiettivo, quando partiamo per le vacanze, è quello di rilassarci e divertirci, “staccando” dalla routine quotidiana. Non sempre riusciamo in questo proposito, tanto che alla fine del viaggio a volte ci ritroviamo non del tutto soddisfatti di come sono andate le cose, e con la sgradevole sensazione di non aver colto il meglio dalle nostre ferie. Prima di partire, quindi, proviamo a considerare se le nostre abitudini vacanziere ci portano a rimuovere davvero i motivi di stress o se, invece, non contribuiscono a tenere il corpo e la mente in continua tensione.

Come spiega la psicoterapeuta newyorkese Jenny Maenpaa, spesso il modo in cui ci approcciamo al viaggio lo rende tutt'altro che rilassante. "Proprio come abbiamo bisogno di dormire ogni notte per ripararci e ricaricarci, abbiamo bisogno di periodi più lunghi di destress e decompressione per allontanarci dalla nostra routine quotidiana". Purtroppo, sottolinea l’esperta, alcune abitudini comuni nel periodo delle vacanze ci portano in direzione esattamente contraria e tendono ad aggiungere segretamente ulteriori ansie e preoccupazioni al periodo nel quale dovremmo invece riposarci. Tra queste, ce ne sono dieci molto comuni, elencate di seguito, con i relativi rimedi per correre ai ripari.

PIANIFICAZIONE ECCESSIVA – Il primo nemico sta negli itinerari molto dettagliati e troppo densi di appuntamenti, in cui ogni momento è pianificato per non perdere nessuna tra le esperienze possibili. Evitiamo di cadere in preda alla FOMO (Fear of missing out) e inseriamo nel nostro piano di viaggio una giornata totalmente free da dedicare semplicemente alla scoperta. Se ci troviamo in una città, potremmo dedicare il momento a esplorare un negozio, una caffetteria caratteristica o anche semplicemente poltrire sotto il sole in spiaggia. Anche se è comprensibile il desiderio di vedere o fare più cose possibile, è difficile godersi ogni attività se si è sempre di fretta.

SALTARE I PASTI – Anche questa è una cattiva abitudine in cui si cade facilmente, soprattutto se il programma di viaggio prevede troppe attività. Un pasto può essere programmato come una vera attrazione turistica, come occasione per scoprire la cultura locale attraverso i piatti tipici e le consuetudini del luogo. In ogni caso, assicuriamoci di alimentarci in modo adeguato e, soprattutto, di bere acqua in abbondanza.

CONTROLLARE LE EMAIL DI LAVORO – Basta leggere una notifica in cui si avvisa che qualcosa non è andato come ci aspettavamo per farci ricadere nella “modalità lavoro”.  Essere risucchiati dal pensiero del lavoro in vacanza può far deragliare l'intera esperienza. Meglio stare alla larga dalle comunicazioni lavorative e imporsi di rimandare tutto al momento del ritorno. Se si verificasse un problema non potremmo comunque fare nulla per risolverlo: in caso di reale emergenza, qualcuno ci avviserà in ogni caso.

CONFRONTARE IL NOSTRO VIAGGIO CON QUELLO DI ALTRE PERSONE – Il confronto con gli altri è una necessità costante, in qualunque ambito. Le vacanze non fanno eccezione e spesso sono anzi un modo per misurare lo status sociale. Se i nostri amici e conoscenti hanno condiviso sui social foto di luoghi da sogno, ricordiamo che le vacanze di altre persone non ha alcuna influenza sulla nostra esperienza di vacanza, anche se ci siamo fermati su livelli più modesti.

PIANIFICAZIONE INSUFFICIENTE – Se iper-programmare ogni aspetto del viaggio è controproducente, lo è  anche il suo contrario. Spiega Jenny Maenpaa: “Se nella vita quotidiana siamo abituati a essere piuttosto programmati e impegnati, il tempo vuoto può ritorcersi contro di noi. Possiamo svegliarci e provare un senso di ansia sapendo che non c'è nulla in programma oggi, domani o dopodomani". Meglio fare un breve elenco di alcuni luoghi da visitare o esperienze da non perdere e fare qualche prenotazione, se è necessario.

ABBANDONARE LE ABITUDINI DI CURA DI SÉ – Meglio conservare alcune consuetudini che a casa per noi sono diventate un punto di riferimento, come l’attività fisica regolare se questa ci fa sentire bene, o la meditazione e la stesura di un diario, e continuarle magari in modo più rilassato, tanto per sentirsi in vacanza.

PRENOTARE SOLO LE OPZIONI PIÙ ECONOMICHE – Anche se il nostro budget per le vacanze non è negoziabile, possiamo modificare le priorità di spesa per godere di un'esperienza meno stressante. Inoltre, prenotare alla cieca il volo e l'hotel più economici può portare a brutte sorprese. Consideriamo il livello minimo di comfort di cui abbiamo bisogno e scegliamo in base a quello.  Decidiamo in anticipo quando permetterci un piccolo lusso, dirottiamo un piccolo investimento su qualcosa che desideriamo davvero, magari rinunciando a qualcos’altro, e poi godiamocelo senza senso di colpa.

EVITIAMO LE ASPETTATIVE IRREALISTICHE – Il viaggio comporta sempre un margine di incertezza: aspettarsi una vacanza senza il minimo intoppo è irrealistico, anche se è desiderio di tutti. Prepariamoci quindi alla possibilità di avere qualche intoppo; aspettarsi la perfezione, che si tratti di dinamiche interpersonali o logistiche, può portare solo a delusione e frustrazione.

ACCETTARE LE DINAMICHE DI GRUPPO – Se viaggiamo con altre persone, meglio confrontarsi in anticipo per discutere gli obiettivi e le aspettative di tutti, e prepararsi a scendere a qualche compromesso.

NON FACCIAMO PRESSIONE SU NOI STESSI PER RILASSARCI – A volte il nemico numero uno del riposo è proprio il volersi riposare a tutti i costi. È lo stesso che accade quando cerchiamo di addormentarci in fretta e proprio questa tensione ci tiene svegli. Cerchiamo invece di goderci il momento e di rispondere a ciò che la mente e il corpo ci dicono.

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