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FoMo: la paura di non esserci e restare tagliati fuori

È una delle nuove fobie, indotte soprattutto dai social media: porta ad un presenzialismo esasperato e alla dipendenza da smartphone

FoMo: la paura di non esserci e restare tagliati fuori - foto 1
Istockphoto

Ogni occasione lasciata è potenzialmente persa, per questo occorre esserci, sempre.

È la FoMo, una delle ultime nate quanto ad ansie sociali. È la paura di non essere presenti là dove conta, con la conseguenza di essere tagliati fuori da un’occasione magari irripetibile. È una fobia generata in larga parte dai social media, sui quali gli inviti e gli appuntamenti circolano a grande velocità e con breve preavviso: mantenersi sempre connessi, pronti a cogliere ogni segnale, fa parte di quest’ansia e nello stesso tempo la alimenta.

CHE COS’È LA FOMO – In senso letterale, è un acronimo formato dalle iniziali della frase “fear of missing out”, che significa: "paura di essere tagliati fuori": di  recente ha ammesso di esserne colpita anche Victoria De Angelis, la bassista dei Maneskin  È un timore che ci spinge a rimanere continuamente in contatto con le altre persone del nostro gruppo sociale e con le loro attività, per timore di essere esclusi da eventi, esperienze, o contesti sociali ai quali si attribuisce grande importanza e che possono gratificarci. Da questo consegue anche la paura che gli altri possano fare esperienze dalle quali rimaniamo tagliati fuori proprio a causa della nostra assenza in quello specifico momento. La FoMo è considerata dagli esperti una sindrome compulsiva, e come tale, giudicata un fatto negativo per la salute. Il desiderio di restare sempre al corrente di quanto avviene, appunto per non perdere nessuna occasione, ha anche la conseguenza di alimentare la dipendenza da smartphone e l'ossessione nel restare sempre connessi, creando una dipendenza patologica e forme acute di ansia. Particolarmente colpiti sono gli adolescenti e i giovani, per i quali è particolarmente vivo il desiderio di essere parte di un gruppo sociale, ma il problema può colpire a ogni età e in ogni contesto.  

 

FOMO E NOMOFOBIA – Dato che gran parte del tam tam sui social network con le notizie di eventi e appuntamenti da non perdere passa attraverso i telefonini, la FoMo è collegata spesso a un’altra forma di ansia sociale, la NoMoFobia, ovvero l’ansia di restare senza lo smartphone o in assenza di connessione (No Mobile Fobia). Chi soffre di questa dipendenza vive stati di ansia anche molto acuta quando è privo del telefonino, in caso di perdita o di furto dell’apparecchio, ma anche in caso di assenza di copertura di rete, o se si ritrova con l’apparecchio scarico o privo di credito. Per questo, oltre a controllare continuamente il livello di carica dell’apparecchio, la presenza di rete, potrebbe sperimentare anche un altro sintomo tipico della nomo-fobia: la "ringxiety", ovvero la cosiddetta "sindrome da vibrazione fantasma". L’ansia da notifica ci porterà a immaginare di avvertire notifiche e vibrazioni inesistenti provenienti dal telefonino, come se avessimo ricevuto una chiamata o un messaggio.  

 

COME EVITARE LA FOMO E I DISTURBI DA DIPENDENZA DA CELLULARE - In questi ultimi anni, i disturbi come la FoMo e la NoMoFobia si sono diffusi al punto da rendere necessario lo studio di misure di difesa e di gestione dal complesso di disturbi legati al technostress. Hanno dato buoni risultati gli interventi ispirati alla terapia cognitivo-comportamentale, utili per aumentare la consapevolezza dei pensieri dai quali scaturisce l'ansia e la capacità di gestire le emozioni che ne derivano. Ecco di seguito alcune strategie utili per contrastare l’ansia da FoMo o da dipendenza da telefonino. 
- Impariamo a essere consapevoli dei momenti di crisi e impariamo a ricondurli alla loro causa (FoMo o NoMoFobia): ci aiuterà a regolare lo stato emotivo e a sviluppare la capacità di contrastare i pensieri di esclusione sociale e il timore di non essere connessi. 
- Siamo realisti: non è possibile essere ovunque in ogni momento.
- Controlliamo le aspettative: non possiamo aspettarci che ogni post sui social media genererà like e condivisioni.
- Per gestire l'ansia, privilegiamo i contatti con gli amici offline e affidiamoci alle informazioni che ci arrivano da loro, anche per quanto riguarda eventi e incontri. 
- Facciamo una vita sana, alimentiamoci correttamente, facciamo attività fisica, usciamo con gli amici (reali).
- Dedichiamoci a hobby o a passatempi appaganti che non ci facciano rimpiangere il tempo passato a chattare in rete.
- Imponiamoci delle regole, con fasce orarie della giornata in cui il telefono resta in un'altra stanza o a una certa distanza da noi. L'ideale è spegnerlo la sera dopo una certa ora, per facilitare il riposo notturno e non essere disturbati da squilli e notifiche. 

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