Regole d’oro, errori da evitare e qualche consiglio in più, per tener fede agli impegni e raggiungere più facilmente gli obiettivi
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Quello con la palestra e con l'allenamento fitness è uno dei primi appuntamenti che segnano il ritorno alla quotidianità dopo la pausa delle vacanze. Soprattutto se durante l’estate ci siamo lasciati un po’ andare alla pigrizia e alle gioie della tavola, il ritorno a casa ci fa sentire l’urgenza di rientrare nei ranghi e tornare alle sane abitudini. Se poi l’attività fisica non è il nostro forte e il desiderio di rimettersi in movimento è una novità che non sperimentavamo da molto tempo, prima di metterci in pista con sneakers e tuta da allenamento è necessario porsi qualche domanda e compilare un piano d’azione per partire con il piede giusto.
QUALI SONO GLI OBIETTIVI – La prima cosa da avere chiara nella mente prima di cominciare è avere chiari quali sono gli obiettivi che ci prefiggiamo di raggiungere. Vogliamo rimetterci in forma e perdere qualche chilo? Ricordiamo che ci sono discipline più adatte di altre per bruciare calorie e fare la pace con la bilancia, a patto di accostare all’attività fisica un’alimentazione sana e controllata. Vogliamo migliorare la tonicità della muscolatura e combattere qualche acciacco? La ginnastica posturale o il pilates fanno al caso nostro. Qualunque sia la disciplina prescelta, la guida di un bravo istruttore in questi casi è fondamentale, così come ripartire con gradualità, senza strafare, senza dimenticare di dedicare un po’ di tempo al riscaldamento e al defaticamento conclusivo. Inoltre, riprendere ad allenarsi dopo un periodo di inattività richiede un approccio progressivo: l’ideale, specie se veniamo da un lungo periodo di inattività, è cominciare con sessioni di trenta -quaranta minuti per due-tre volte a settimana, aumentando gradualmente l’intensità.
COME MANTENERE LA CONTINUITÀ – Spesso succede che dopo una ripartenza brillante, la continuità e la motivazione subiscano una battuta di arresto, portandoci ad abbandonare i buoni propositi. Ci sono però delle strategie che possono aiutarci a mantenere fede all’impegno e raggiungere risultati migliori. Ad esempio:
- Scegliamo una disciplina che ci piaccia e che ci diverta: l’allenamento non sarà più un impegno gravoso e una fatica a cui dobbiamo sottoporci nostro malgrado, ma un appuntamento con il divertimento e con il benessere.
- Troviamo una struttura comoda da raggiungere: se al tempo che dobbiamo dedicare all’allenamento si somma anche lo stress della strada da percorrere, con il corollario di traffico e difficoltà di parcheggio, la tentazione di dire a noi stessi “non ho tempo”, aumenta in modo esponenziale.
- Obiettivo buon umore: l’attività fisica, ormai lo sappiamo bene, libera endorfine e aumenta il buon umore. Un aspetto da non sottovalutare soprattutto se siamo alle prese con la malinconia da fine vacanza.
- Alleniamoci in compagnia – Un allenamento in coppia con il partner o in gruppo con gli amici può essere un buon modo per motivarsi a vicenda e anche per vincere quel sottile senso di disagio che alcuni provano nel presentarsi in palestra, noto come Gymtimidation.
I SUGGERIMENTI DELLA TRAINER – Per fare dell’allenamento un’attività che metta al centro noi stessi e il nostro benessere, ci sono alcuni esercizi che possiamo eseguire quotidianamente di primo mattino per far partire la giornata nel modo migliore. Elena Giordani, preparatrice atletico-sportiva, ne suggerisce cinque, tre legati al corpo e due alla mente, che ci ricordano la necessità di trasformare in priorità il nostro stare bene. Non si tratta di allenamenti faticosi e “muscolari”, ma di movimenti semplici che hanno però la capacità di riattivare la circolazione, la postura e l’energia. Bastano 30 secondi a esercizio, senza pause, per comporre un mini-circuito di appena 5-7 minuti da eseguire subito dopo il risveglio: sono sufficienti a “riaccendere” il corpo.
1. Sollevamenti sulle punte: a gambe unite, sali sulle punte e torna sui talloni. Riattiva subito la circolazione. Se serve, appoggiati a un muro.
2.Circonduzioni di braccia e spalle: ruota prima braccia, poi spalle, con rotazioni lente, avanti e indietro. Aiutano ad aprire il petto, sciogliere le tensioni e tirare fuori subito una postura “a testa alta”.
3. Squat lenti: piedi alla larghezza delle spalle, bacino indietro e poi giù, come se ti sedessi. Puoi usare una sedia per imparare il movimento giusto: talloni ben piantati a terra e glutei che lavorano.
Dopo aver risvegliato il corpo, ecco due pratiche per partire con il corretto mindset, perché stare bene è soprattutto una questione di testa.
- Compila un identikit della fame nervosa: è una forma di nervosismo, di tristezza e di noia che si presenta spesso negli stessi momenti della giornata, negli stessi posti, quando siamo soli o insieme a certe persone. Una soluzione è tenere un piccolo “identikit” della fame: al mattino come esercizio di consapevolezza e ogni volta che la fame nervosa si presenta, scriviamo dove ci troviamo, che cosa stiamo facendo e annotiamo le nostre sensazioni. Scopriremo che si tratta di uno schema che si ripete e questo ci aiuterà a controllare l'impulso e resistere più facilmente. Questo tipo di appetito si presenta come un'onda: se si riesce a resistere nei primi cinque o dieci minuti, di solito si attenua e scompare.
- Davanti allo specchio chiediamoci che donna vogliamo essere: ogni scelta che facciamo durante la giornata ci porta più vicine o più lontane da quel modello. Nei diversi momenti della giornata fermiamoci a chiederci: come si comporterebbe quella donna che ha già la forma fisica che io desidero? Come affronta i problemi? Davanti a una tentazione cosa fa? Si butta sul cibo o si mette le scarpe da ginnastica e va ad allenarsi? Si tratta di una domanda potente perché ci costringe a ragionare in termini di identità, non solo di azione. E quando si cambia identità, cambia tutto il resto.