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Allergie: come fare sport all'aperto nel periodo dei pollini

Le accortezze da adoperare in primavera per non soffrire troppo e per ottenere comunque buone prestazioni

Allergie: come fare sport all'aperto nel periodo dei pollini - foto 1
Istockphoto

Chi soffre di allergie sa bene quanto può essere complicato in primavera mantenere il ritmo consueto di allenamento all’aria aperta: il clima mite e le giornate finalmente lunghe e soleggiate portano con sé incantevoli fioriture e, purtroppo, un’esplosione di pollini.

Una corsa all’aperto, ma anche una semplice passeggiata o un giro in bicicletta finiscono per trasformarsi in una lotta contro starnuti, occhi che lacrimano e sgradevoli sensazioni di prurito. In questi ultimi anni i cambiamenti climatici hanno complicato ulteriormente le cose, allungando la stagione dell’impollinazione e incrementandone l’intensità: che cosa si può fare, se non vogliamo rinunciare allo sport o chiuderci in palestra?

SPORT ALL’APERTO E POLLINI: QUALI SONO I PROBLEMI

La primavera e la stagione dei pollini sono un problema per quasi un adulto su cinque (19,5%) e, tra chi ha meno di 30 anni, addirittura in un caso su quattro. Trascorrere del tempo all’aria aperta nei momenti di impollinazione espone l’organismo agli allergeni specifici presenti in quella zona: quando poi facciamo attività fisica ne risentiamo particolarmente perché la respirazione profonda e più rapida tipica dei momenti in cui ci si trova sotto sforzo porta a inalare quantità maggiori di agenti allergizzanti, con maggiore rischio di irritazione delle vie aeree, dal naso ai polmoni. Questo non solo crea una serie di inconvenienti come starnuti, lacrimazione e prurito agli occhi, ma impatta sulle prestazioni atletiche e rende più lento il recupero. Ad esempio, il fatto di avere le vie nasali congestionate, rende più difficoltosa la respirazione, e una respirazione meno efficace diminuisce la quantità di ossigeno a disposizione dei tessuti, con conseguente minore rendimento nella performance. Lo stato di infiammazione dei tessuti può persistere anche quando, terminata l’attività, si rientra a casa: i muscoli hanno maggiore difficoltà a riparare i micro-traumi legati all’allenamento e quindi la fase di recupero dopo lo sforzo può richiedere più tempo. Il sonno, inoltre, è spesso disturbato e questo aumenta ulteriormente la fatica dell’organismo. 

I CONSIGLI PER STARE MEGLIO

  Il movimento all’aria aperta è un’attività importante e benefica, per cui è davvero un peccato rinunciare, a meno che i problemi legati all’allergia non siano davvero gravi. In questi casi, però, è necessario rivolgersi a un medico allergologo, il quale prescriverà i test e i farmaci più adatti a controllare i sintomi e a mantenere la situazione sotto controllo, sconsigliando eventualmente lo sport all’aperto. In tutti gli altri casi ci sono accortezze che possono migliorare di molto la situazione, senza privarci del piacere del nostro fitness preferito. Ad esempio:
- Scegliamo con cura il momento in cui fare attività fisica – Il momento migliore è quello che segue di poco un acquazzone o un temporale. La pioggia ripulisce l’aria, facendo depositare al suolo polveri e pollini (ma facciamo attenzione ai terreni scivolosi). Per lo stesso motivo, le prime ore del mattino sono le più indicate della giornata, perché l’umidità della notte ha fatto depositare i pollini al suolo; meglio evitare invece il pomeriggio perché nelle ore centrali della giornata, quando fa più caldo, la produzione di polline è massima. 
- Non tutti i luoghi si equivalgono - Non tutti gli ambienti sono uguali per l'allenamento di un allergico: in linea di massima è bene evitare i luoghi in cui si concentrano gli allergeni a cui sappiamo di essere sensibili. Particolarmente a rischio sono i campi in fiore, le zone in cui l'erba è stata tagliata da poco e le aree boschive se sono presenti le specie a cui sappiamo di essere sensibili. Potrebbe andare meglio, invece, lungo un corso d'acqua o un lago, dove in genere i pollini sono meno presenti.
- Consultare un meteo-polline – Esistono specifiche app e siti che riportano, zona per zona e in modo anche molto accurato, i periodi di fioritura e i giorni di massima concentrazione di allergeni, in base alle specie vegetali presenti in quella zona e alle condizioni meteorologiche. Se conosciamo a quali pollini siamo più sensibili, possiamo organizzarci, per esempio, assumendo un antistaminico o rimandando di qualche ora il nostro allenamento. Non dimentichiamo inoltre che l’inquinamento dell’aria acuisce gli stati allergici: in caso di alte concentrazioni di agenti inquinanti può essere addirittura sconsigliabile fare sport all’aperto. 
- I farmaci giusti – I migliori alleati contro i sintomi dell’allergia da polline sono gli antistaminici. Se i nostri disturbi sono lievi possiamo farci consigliare dal farmacista uno spray nasale e un collirio che attenuino starnuti, congestione nasale e lacrimazione. Molti prodotti sono di libera vendita: anche i farmaci da banco sono del tutto sicuri e con pochissimi effetti collaterali. Posso provocare, tutt’al più, una lieve sonnolenza, ma in misura molto minore rispetto a quanto accadeva in passato. Salvo diversa indicazione del medico, assumiamo il farmaco circa un’ora prima di iniziare l’allenamento e, in generale, prima di uscire di casa: se i sintomi cominciano a manifestarsi, diventa più difficile, o addirittura impossibile, placarli successivamente. 

RISCALDAMENTO E DEFATICAMENTO: MEGLIO INDOOR - Per ridurre il tempo di permanenza all’esterno, può essere utile eseguire gli esercizi di riscaldamento e defaticamento in un ambiente al chiuso. In questo modo si abbrevia il periodo di esposizione agli agenti allergizzanti.


USIAMO L’ATTREZZATURA ADATTA - Esistono alcuni accessori che possono essere di grade aiuto ai soggetti allergici. Un semplice cappello con visiera eviterà ad esempio che polveri e pollini si depositino sui capelli e sulla pelle del viso; per proteggere gli occhi si possono invece utilizzare degli occhiali da sole o, meglio ancora, gli specifici occhiali antipolline che aderiscono al viso un po’ come quelli da piscina, che coprono gli occhi anche di lato e dall'alto, isolandoli con efficacia dall'ambiente circostante.

 

E ALLA FINE... - Tutto quello che abbiamo adoperato durante l’allenamento dovrà essere lavato con cura al ritorno a casa, in modo da eliminare gli allergeni depositati sui tessuti: se non è possibile chiudere subito tutto in lavatrice, è bene riporre gli abiti in un sacchetto ben chiuso fino al momento del prossimo bucato e, in ogni caso, meglio non stendere i panni all’aperto: i tessuti bagnati attirano molto polline, vanificando così tutti gli effetti positivi del lavaggio. Per lo stesso motivo, è opportuno togliere le scarpe sulla porta di casa, per non portare in giro sostanze allergizzanti, fare subito una doccia e lavare i capelli, per eliminare tutto quello si è depositato sul nostro corpo. 

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