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Delitto Gorlago, nuovi dettagli: "La vittima potrebbe essere stata arsa viva"

È altamente probabile che Stefania Crotti fosse ancora in vita prima di essere bruciata nel campo in cui è stata ritrovata tra i vigneti della Franciacorta. Sarebbero i primi riscontri dell'esame autoptico

Emergono nuovi dettagli sul delitto di Gorlago che, se confermati, sarebbero agghiaccianti.

E' altamente probabile che Stefania Crotti sia stata arsa viva nel campo in cui è stata ritrovata. Sarebbero i primi riscontri dell'esame autoptico sul cadavere della mamma 42enne uccisa giovedì 17 gennaio dall'ex amante del marito. Inoltre la vittima potrebbe essere morta a Erbusco, e se così fosse, il processo da Bergamo si trasferirebbe a Brescia.

Per il delitto della donna in carcere c'è Chiara Alessandri: la 43enne ha confessato di aver colpito la vittima nel suo garage e di aver portato il cadavere in auto fino a Erbusco, ma non ha mai ammesso di averle dato fuoco. Una versione che non convince molto gli inquirenti. I carabinieri del comando provinciale di Bergamo stanno analizzando le immagini dei distributori di benzina posti lungo il tragitto che ha percorso la presunta assassina con la sua auto per capire se si sia fermata a comprare il carburante che avrebbe poi utilizzato per dar fuoco al corpo. I risultati definitivi dovrebbero arrivare all'inizio della prossima settimana. Prima di tutto bisogna verificare se nei tessuti dei polmoni della vittima siano state trovate tracce di fumo e quindi appurare che sia deceduta in seguito al rogo. Lunedì, nella chiesetta parrocchiale di Gorlago, ci saranno i funerali.