Covid, detenzione a casa per pene brevi: via libera dal Cdm
Il Consiglio dei ministri ha approvato alcune disposizioni sul carcere per limitare la diffusione del contagio da Covid-19. Prevista la detenzione domiciliare per chi sta scontando pene brevi, ma con l'applicazione del braccialetto elettronico. L'accesso ai domiciliari è precluso a chi è stato condannato per mafia, terrorismo, corruzione, voto di scambio, violenza sessuale, maltrattamenti in famiglia e stalking e a chi ha partecipato alle rivolte.
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