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Parma, padre fugge con il figlio: ricerche estese in tutta Europa

La vicenda vede protagonista un papà parmigiano, Maurizio Rigamonti, ed il suo piccolo di otto anni. Entrambi sono ora ricercati dalla polizia, che ha esteso la segnalazione in tutta lʼarea Shengen

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Da lunedì non si hanno più notizie di lui e del figlio. E' la vicenda che vede protagonista un papà parmigiano, Maurizio Rigamonti, ed il suo piccolo di otto anni. Entrambi sono ora ricercati dalla polizia, che ha esteso la segnalazione in tutta l'area Shengen, dopo la denuncia dell'ex moglie Laura Carder. La donna ha infatti denunciato Rigamonti per sottrazione di minore, dopo che il bambino non è stato riportato a casa dopo l'Epifania.

La madre teme che sia fuggito in Spagna con il figlio - Come raccontato da "La Gazzetta di Parma", a niente sarebbero valse le rassicurazioni del nonno paterno del bambino che ha spiegato che i due "sono in Trentino per una settimana bianca". La donna, anche se il figlio non possiede documenti, teme che possa essere stato portato in Spagna. "Maurizio parla anche la lingua e ha degli amici laggiù", ha detto.

Lunedì pomeriggio il cellulare di Rigamonti è stato "agganciato" per l'ultima volta dalla cella che copre il casello dell'Autosole di Parma. Impossibile però stabilire per ora se la Mercedes Classe A 170 grigio chiara targata CX042DW dell'uomo sia andata in direzione Milano o Bologna.

Una lunga "guerra" per l'affidamento - La scomparsa di questi giorni è solo l'ultimo atto di una battaglia legale per l'affidamento del piccolo che dura almeno da quattro anni, sin da quando la coppia viveva negli Stati Uniti, paese di origine della donna.

Rigamonti, ad esempio, aveva denunciato la moglie per sottrazione di minore quando lei si era recata a Los Angeles con il bambino. Le accuse alla donna erano state archiviate, ma il giudice americano aveva comunque obbligata la donna a tornare in Italia con il bimbo. Molto pesanti invece le accuse di violenze sul figlio che erano state rivolte a Rigamonti negli Stati Uniti; accuse da cui però era stato assolto tanto da convincere i giudici americani ad affidargli il bambino. In Italia invece i magistrati hanno stabilito per l'affidamento condiviso. A dicembre poi una nuova denuncia per l'uomo con le stesse accuse da cui era stato assolto in America.

Il biglietto all'avvocato avvalora l'ipotesi della fuga - Ad avvalorare l'ipotesi della fuga, secondo quanto riportato dal "Corriere della Sera", sarebbe un biglietto che Rigamonti ha fatto avere lunedì al suo avvocato, Claudio De Filippi. "Il tono - spiega il legale - era quello di un uomo esasperato, che si ritiene vittima di un'ingiustizia. Mi ha scritto che riteneva insopportabile l'idea che la sua ex moglie fosse stata assolta dopo aver rapito il figlio e averlo portato a Los Angeles".