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Brindisi, insultano uno studente gay | I compagni con lui: "#Siamotuttifroci"

Per difendere il ragazzo, i compagni di scuola organizzano un flash mob e lanciano lʼhashtag. La vittima: "Mi fate sentire più forte"

Alcuni bulli avevano riempito i bagni e i muri esterni della scuola con scritte omofobe contro uno studente gay, citandolo con nome e cognome.

Ma i compagni dell'istituto alberghiero "Sandro Pertini" di Brindisi hanno deciso di intervenire in sua difesa e hanno organizzato un flash mob. In tutta la scuola sono stati appesi cartelli con il motto "#Siamotuttifroci" mentre il preside ha cancellato immediatamente tutti gli insulti.

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È possibile che nel 21esimo secolo una persona debba avere ancora paura di amare? Amate senza vergogna, amate senza paura, amate nella maniera più sincera che possa esistere in questo mondo. L'omofobia prima del 19 maggio 1990 veniva considerata una malattia mentale. Bene, oggi siamo nel 2019 ed è inconcepibile assistere ancora ad atti di bullismo omofobico, perciò aprite le menti che non è mai troppo tardi. "costruite ponti e non muri". Lasceremo che questa frase rappresenti la giornata che oggi abbiamo vissuto. Grazie a tutti i ragazzi e a tutte le ragazze di tutte le scuole di brindisi e provincia che hanno partecipato. #loveislove #etero=gay #siamotuttifroci

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"Siamo nel 2019 ed è inconcepibile assistere ancora ad atti di bullismo omofobico, perciò aprite le menti che non è mai troppo tardi", comunica la scuola con un post su Instagram. Alla manifestazione organizzata dall'Istituto hanno partecipato anche studenti di altri licei locali. La vittima degli insulti ha deciso così di ringraziare i suoi compagni per questo gesto di solidarietà ed è intervenuto con un commovente discorso durante il flash mob. “Io sono fortunato – ha dichiarato – perché ho accanto la mia famiglia e i miei amici. Oggi la vostra presenza mi fa sentire più forte". 
 
Incoraggiati dalle parole del giovane, anche altri studenti hanno colto l'occasione per dichiarare la propria omosessualità, come ha raccontato Repubblica Bari. "Questo episodio testimonia quanto siano radicate, proprio tra i giovani, l'ignoranza, la paura del diverso e l'intolleranza" hanno commentato i rappresentanti d'istituto, che aggiungono, rivolgendosi agli autori delle offese: “Vorremmo far qualcosa per questi poveri di spirito, forse poco amati, sicuramente trascurati e maleducati”.