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Carnevale: maschere e coriandoli dalle Alpi alla Sicilia

Dal Carnevale più antico dʼEuropa a Cento alla sfilata sullʼacqua di Comacchio

Dalla Val Gardena alla Sicilia maschere e coriandoli in quantità per una festa ancora molto sentita e in fase di riscoperta.

Ecco 9 appuntamenti per chi ama il Carnevale.

Carnevale in Val Gardena – Dal 23 al 28 febbraio in Val Gardena una serie di eventi coinvolgeranno grandi e bambini alla scoperta delle tradizioni popolari del periodo carnevalesco, tra magie, spettacoli e cortei di maschere. Il 27 al campo Frëina di Selva Val Gardena incredibili acrobazie con lo Skishow di Carnevale, mentre il 28 i bambini più avventurosi e sportivi potranno mettere alla prova le loro abilità nelle Olimpiadi di Carnevale. E per concludere la serata, a Ortisei fiaccolata di sci con dimostrazione di tecniche di sciata e salti acrobatici (www.valgardena.it).

Val Venosta – Nelle stesse date anche la Val Venosta è in festa. Si comincia il 23 febbraio a Prato dello Stelvio con la tradizionale “Corsa degli Zussl” che, vestiti di bianco e ornati con nastri colorati e fiori di cartapesta, sfilano per le vie del paese portando grossi campanacci legati alla vita. Sono accompagnati da sei giovani travestiti da cavalli bianchi, che trascinano un vecchio aratro. Il corteo viene incitato dal carettiere, seguito dal seminatore. Sfilano infine anche i contadini, i servi e “l'allegra compagnia di straccioni”. Sempre a Prato allo Stelvio, dal 26 al 28, le vie del paese saranno animate dal tradizionale Ballo delle Maschere (Maschgertanz), un'usanza unica in tutto l'arco alpino: coppie con maschere carnevalesche girano per il paese passando in tutte le osterie e ballando in ognuna secondo rituali ben precisi. Quando i mascherati entrano in un'osteria, il “Bajaz” (pagliaccio) apre le danze battendo con un bastone a ritmo di musica, entrano poi in scena otto coppie in fila per due (www.venosta.net).

Carnevale in Valtellina – In Valtellina il Carnevale si festeggia tra maschere tipiche, carri allegorici ed antiche tradizioni. Il primo appuntamento è a Livigno, dal 23 al 28 febbraio, e le protagoniste dei festeggiamenti saranno le contrade del paese, che metteranno alla prova la loro creatività nell'ideazione di maschere e nell'allestimento di carri fantasiosi, che sfileranno per le vie del paese. Tanto divertimento, un pizzico di follia e divieto assoluto di dedicarsi alle cose serie sono gli ingredienti del “Carneval di Mat” del 26 febbraio a Bormio. Rievocando un antichissimo costume, i cittadini eleggono il Podestà di Mat, che per un giorno svolge le funzioni del sindaco, sovvertendo così l'ordine politico del paese. Ad Aprica i festeggiamenti per la festa più folle dell'anno iniziano il 2 marzo con la “Festa par i Sciori” ovvero per i signori, come un tempo venivano chiamati i turisti nel dialetto locale. Dalle 20.30 gli abitanti della contrada di San Pietro, vestiti con i costumi tipici, mettono in scena i mestieri di un tempo, come la produzione di oggetti artigianali. Il 4 marzo è la volta della sfilata in maschera sugli sci. Conclude le celebrazioni carnevalesche valtellinesi il “Carneval Vecc” di Grosio, che si celebra il 5 marzo. A bordo di carri variopinti sfilano, secondo un ordine prestabilito, le Maschere Vecchie, che vengono indossate sempre dalle stesse persone: apre il corteo la coppia Magra Quaresima e Carneval Vecc, seguita da altre maschere tipiche della tradizione (www.valtellina.it).

Carnevale di Ivrea – Dal 25 al 28 febbraio, il Carnevale di Ivrea fa rivivere un'antica tradizione medievale legata a una rivolta popolare contro il signore locale. Il culmine è rappresentato nella celebre Battaglia delle arance, durante la quale il popolo, rappresentato dagli aranceri a piedi e sprovvisti di qualsiasi protezione, combatte a colpi di arance contro le armate del Feudatario, rappresentate da tiratori su carri trainati da cavalli, che indossano protezioni e maschere che ricordano le antiche armature. Ogni squadra è composta da centinaia di tiratori: ciascuno ha i suoi costumi, la sua storia e le sue strategie (www.storicocarnevaleivrea.it).

Il Carnevale storico di Verres – Verres, in Valle d'Aosta, dal 25 febbraio al 3 marzo diventa protagonista della rievocazione di un episodio storico molto amato dai valdostani, che viene riproposto con costumi d'epoca, sfilate nel borgo storico e serate danzanti all'interno dell'antico castello. Nel 1450 la nobildonna Caterina di Challand, signora di Verres, di passaggio con la sua scorta nella piazza della città, si fermò a ballare con alcuni giovani popolani, un gesto molto democratico che le conquistò l'affetto incondizionato del popolo (www.carnevaleverres.it).

A Comacchio il Carnevale è sull'acqua - L'appuntamento per la sesta edizione del Carnevale sull'acqua è il 26 febbraio, quando tra i suggestivi ponti e canali del centro storico sfileranno 11 barche dalle forme più originali. A condurle, figuranti con costumi d'epoca, mentre gruppi mascherati riempiranno le vie della città. Si comincia alle 10.30 con la sfilata dei bambini, poi per tutto il giorno ci sarà spazio per giochi, giostre, animazioni, musica e spettacoli itineranti, fino alla premiazione delle maschere e dell'imbarcazione più originale, che riceverà la tradizionale Forcola. (www.comacchio.it).

A Cento l'antico Carnevale d'Europa - Il Carnevale d'Europa, uno dei più importanti in Italia, è a Cento. Una grande festa, in scena nelle domeniche del 26 febbraio e del 5 e 12 marzo, dedicata alle arti, mestieri e tradizioni della città, con sfilate di scenografici carri allegorici e tanti eventi collaterali. Le prime testimonianze sul Carnevale di Cento risalgono al 1600 negli affreschi del Guercino. Le società carnevalesche invece sono nate nel 1947 e nel 1990 il Carnevale ha assunto dimensioni internazionali, con il gemellaggio con Rio de Janeiro. Ballerine e percussionisti brasiliani animeranno infatti spettacoli in piazza, mentre il gran finale ci sarà l'ultima domenica con la premiazione del carro vincitore. (www.carnevalecento.com).

Carnevale di Putignano – A Putignano i festeggiamenti per Carnevale, cominciati già in gennaio, proseguono fino al martedì grasso, in un continuo susseguirsi di riti, tradizioni, sfilate e processioni. Ogni giovedì viene celebrata una storia e un gruppo sociale ben preciso, che si sussegue in un ordine immutabile. Così di giovedì in giovedì, di tradizione in tradizione, di carro in carro, si arriva al martedì grasso, giorno di chiusura del Carnevale e del gran finale in notturna. I 365 rintocchi della Campana dei Maccheroni scandiscono ufficialmente la fine dei bagordi e l'inizio della Quaresima (www.carnevalediputignano.it).

Carnevale di Sciacca - Allegria, divertimento, arte, tradizione, storia e coinvolgimento sono i principali ingredienti che caratterizzano il secolare Carnevale di Sciacca, il più antico della Sicilia e indubbiamente fra i più divertenti ed animati d'Italia. Entra nel clou da sabato 25 a martedì 28 febbraio, con le sfilate nel pomeriggio di giganteschi carri allegorici, lungo il percorso storico di Viale della Vittoria, corso Vittorio Emanuele, via Pietro Gerardi, via Incisa e piazza Mariano Rossi. A fare da contorno, domenica mattina la sfilata dei bambini, durante la quale i più piccoli potranno divertirsi partecipando all'animazione di artisti di strada e dei più amati personaggi dei cartoons. Martedì i festeggiamenti continueranno fino a notte fonda e termineranno con il rogo del fantoccio, cioè della maschera Peppe Nappa, e con uno spettacolo piromusicale (www.sciaccarnevale.it).