FOTO24 VIDEO24 Logo Mediaset ComingSoon.it Donne logo mastergame Grazia Meteo.it People sportmediaset_negative sportmediaset_positive TGCOM24 meteo.it
Podcast DirettaCanale 51
Temi del momento

Pedalare tra i borghi di Puglia

Un itinerario tra le bellezze di una regione magica

La Puglia è conosciuta per le tante tonalità di azzurro che colorano il suo splendido mare, ma a dominare nel suo entroterra è il Bianco.

Il tour in bicicletta suggerito da www.viagginbici.com, il Magazine del turismo sostenibile, mira a scoprire questi scrigni spettacolari dal bianco che stordisce. Si parte da Ostuni, la città bianca per eccellenza, e si arriva a Polignano a mare, passando per Cisternino, Locorotondo, Alberobello e le grotte di Castellana.

Pedalare tra i borghi di Puglia

OSTUNI, LA CITTÀ BIANCA -

Arrivati in questa cittadina è facile perdersi ad ammirare scorci, viuzze, vicoli, terrazze, piazzette, archi, chiesette tutte amabilmente caratterizzate da un candore abbacinante. Pedalare su e giù dalle vie in questo paese abbarbicato su di un colle, fatto di case simili a grotte l'una sull'altra ma anche di palazzi gentilizi, e qua e là richiami barocchi, è un esperienza imperdibile. L'animata Piazza della Libertà è il suo centro pulsante. Nella stagione estiva dopo il calare del sole, brulica di turisti che l'ammirano la vivono e la invadono letteralmente. Sul più alto dei tre colli si erge la Concattedrale di Ostuni, costruita nel tardo 1400 con splendidi affreschi dedicati al patrono Sant'Oronzo e al martirio di San Biagio, è uno dei pochi edifici non ricoperto di calce bianca. L'uso della calce risale al medioevo, quando la materia prima si reperiva con più facilità, e assicurava alle viuzze e agli ambienti ristretti di impianto medievale una maggiore luminosità. Questa pratica, fece sì che Ostuni fosse denominata Città Bianca o Città Presepe, ed è una caratteristica che la rende riconoscibile e indimenticabile ai visitatori. Da non perdere il gelato alla Cremeria alla Scala, gelateria che si trova sulla destra salendo la scalinata.

CISTERNINO, UN GIOIELLO DA MANGIARE -

Attraverso strade secondarie, percorse da poco traffico, che corrono parallele alla provinciale 17, percorriamo una quindicina di chilometri e arriviamo a Cisternino che si affaccia sulla Valle d'Itria e fa parte dell'associazione dei “Borghi più belli d'Italia”. La cittadina merita una visita e una delle principali attrazioni è il complesso di torri urbane di cui fa parte la torre di Porta Grande, di origine normanno-sveva, alta circa 17 metri, in cima alla quale si trova una piccola statua di San Nicola. Per godere del meraviglioso panorama sulla valle che si apre tra Martina Franca a Locorotondo, si può raggiungere il belvedere della Pineta. D'estate non perdete la sosta in macelleria! Qui si sono attrezzate con la cucina: si entra, si ordina la carne, ci si munisce di numero, si indica la cottura e a quel punto ci si accomoda nei tavoli disseminati tra le viuzze. Con un po' di pazienza arriva una cena gustosa e dal sapore originale.

LOCOROTONDO, UN MARE DI MUSICA -

Continuando il nostro percorso sulle strade poco trafficate, circondati da ulivi con le loro forme fantasiose, dopo 12 km arriviamo a Locorotondo, altro paese che fa parte dei “Borghi più belli d'Italia”. Una tappa a Locorotondo è l'occasione per assistere tra luglio e agosto al Locus Festival, che propone una raffinata programmazione tra jazz, world music. Ma anche in altri periodi dell'anno vale una visita. Infatti la musica utilizza come sfondo per le esibizioni uno scenario naturale di grande bellezza, con il pittoresco borgo agricolo che trae il nome dalla curiosa planimetria circolare del suo abitato e appare in posizione dominante su una collina al centro della valle. A caratterizzarlo sono le abitazioni rettangolari con tetti spioventi dette "cummerse" realizzati in chiancarelle, di cui è ricco il sottosuolo. Le chiancarelle sono le lastre in pietra calcarea sottili di cui sono fatti i tetti dei più famosi trulli che incontreremo nella nostra prossima tappa.

I TRULLI DI ALBEROBELLO -

Dopo aver pedalato per 10 km si arriva ad Alberobello. Qui il paesaggio è fiabesco. Appare come un accampamento di coni a punta dalla base bianca, i famosi trulli, che hanno la stupefacente caratteristica di essere freschi d'estate e caldi d'inverno. Primo esempio ingegnoso di coibentazione naturale dovuto alla forma, prodromico di una architettura ecosostenibile. Le caratteristiche abitazioni costruite con pietra a secco, base imbiancata con calce viva e tetto conico di pietre a vista popola tutto il centro storico e questo è valso alla cittadina l'inserimento nella lista del Patrimonio dell'Umanità dell'Unesco nel 1996. Meritano una visita il Trullo Sovrano, il più alto del paese, a due piani e con un museo che illustra come vivevano un tempo i contadini dell'area, e la chiesa di Sant'Antonio, con la cupola a forma di trullo. La storia dei trulli è legata a un editto del Regno di Napoli che nel XV secolo sottoponeva ad un tributo ogni nuovo insediamento urbano, i contadini per non pagare, iniziarono quindi utilizzare soltanto pietre ,e trovarono nella forma rotonda con tetto a cupola autoportante, composto di cerchi di pietre sovrapposti, la configurazione più semplice e solida, per non utilizzare la calce.

LE GROTTE DI CASTELLANA -

Altri 14 km di bicicletta in mezzo alla campagna pugliese delle Murge, circondati da ulivi e campi coltivati ed eccoci a Castellana grotte, uno dei complessi di cavità sotterranee più famoso al mondo, che richiama migliaia di turisti ogni anno. Si scende una scalinata fino alla grandiosa voragine della Grotta Grave al cui centro si ergono colossali stalagmiti, dette Ciclopi, e si può scegliere se seguire l'itinerario breve di un chilometro fino alla Caverna del Precipizio o quello di 2 ore fino alla splendente Grotta Bianca, giudicata come una delle più belle grotte del mondo. La temperatura delle grotte è di 18 gradi tutto l'anno, quindi per chi come noi arriva da qualche chilometro in bicicletta è consigliabile portarsi una felpa o un giubbotto.

POLIGNANO: NEL BLU DIPINTO DI BLU

- Ultimi 16 km di fatica attraverso strade secondarie, costeggiate da piante perfettamente allineate e che creano effetti ottici unici, e arriviamo a Polignano a Mare, una perla di rara bellezza con case incastonate in una scogliera a picco su di un mare dai colori intensi. E' qui che è nato il "blu dipinto di blu”, perché questa cittadina ha dato i natali a Mister Volare, Domenico Modugno.
Questo fascinoso borgo medievale è arroccato sulla costa alta e frastagliata, dove si trovano molte grotte, la piu famosa delle quali è grotta Palazzese, vi si può accedere via terra, grazie ad una stretta scala scavata nella roccia, e via mare attraverso due ampie aperture naturali. Il centro di Polignano è un susseguirsi di vicoli con le tipiche case bianche con i terrazzi, che escono a strapiombo sul mare, e in cui spesso sbucano i resti della dominazione romana. Non dimentichiamo che da qui passava e passa la via traiana, di cui ancora oggi si utilizza il ponte di Lama Monachile, profonda gola a nord di Polignano. La bellezza di questo paese, che non ha eguali, ristora anche lo spirito continuando ad abbagliarci anche per il bianco candido delle sue abitazioni. Vale la pena una sosta alla gelateria "Super Mago del Gelo Mario Campanella".
La nostra escursione termina qui, dopo circa 50 km di bicicletta, molte tappe e molte sfaccettature della Puglia, che spesso sfuggono, per la voglia di starsene sdraiati al sole, ma che sono spesso più vicino e anche meno faticose di quanto si pensi , magari utilizzando una ebike….
Per ulteriori approfondimenti www.viagginbici.com