FOTO24 VIDEO24 Logo Mediaset ComingSoon.it Donne logo mastergame Grazia Meteo.it People sportmediaset_negative sportmediaset_positive TGCOM24 meteo.it
DirettaCanale 51

Milan, Inzaghi: "Con Cerci solo uno scambio di opinioni"

Il tecnico rossonero: "Ora cerco continuità di formazione e risultati"

- Il caso Cerci, l'ambientamento di Destro, la sfida col Chievo. Ecco i principali temi toccati in conferenza stampa da Pippo Inzaghi: "Con Alessio c'è stato solo uno scambio di opinioni. Non è vero quello che è stato scritto, altrimenti Cerci sarebbe già fuori rosa. Normale voglia giocare di più ma io devo pensare alla squadra. Col Chievo voglio i tre punti perché la continuità è fondamentale per crescere. Destro? Sono soddisfatto di quel che fa". 

Milan, Inzaghi: "Con Cerci solo uno scambio di opinioni"

LA CONFERENZA STAMPA DI INZAGHI

Dopo la vittoria contro il Cesena, il Milan lascia San Siro per Verona, per cercare di tornare alla vittoria fuori casa: "Il Chievo ha grande gamba, usa molto le ripartenze. Di certo una squadra molto temibile per come è organizzata: Maran è un ottimo allenatore, sappiamo delle insidie che possono nascondere le sue squadre ma siamo pronti a fare una grande partita. E' chiaro che per dare continuità ai nostri risultati è fondamentale vincere. Andiamo dunque a Verona con il piglio di chi vuole conquistare i tre punti. Con grande rispetto dell'avversario. E' difficile, per tutti, giocare con le neo-promosse. Il Chievo, due settimane fa, ha fatto un'ottima partita con la Samp, ma siamo nelle condizioni ideali per vincere".

Quale centrocampo vedremo? Più di qualità o di lotta?
"Quando hai i giocatori a disposizione, cerchi di dare continuità ad una squadra. Se Poli, De Jong e Montolivo staranno bene, giocheranno loro".

Davanti rischia ancora la panchina Cerci. Cosa è realmente successo dopo la partita col Cesena?
"Sono uscite cose non vere. Sono cose risolte che vannoaffrontate nello spogliatoio. Se fosse successo quello che qualcuno ha scritto, Cerci sarebbe fuori rosa. Alessio, a fine partita, era dispiaciuto per essere entrato a pochi minuti dalla fine. Io gli ho spiegato che Montolivo mi aveva chiesto il cambio e Poli era stanco. Il cambio non potevo farlo prima. Mi ha chiesto delle spiegazioni, gli sono state date e le accettate. Al Milan l'ho voluto io ed il problema non si pone. L'atteggiamento che ha avuto è stato positivo quando è entrato in campo. Lui ha giocato spesso quando è arrivato. Penso che lui e Menez possano giocare bene insieme. Ancora non abbiamo la condizione fisica per reggere un attacco così pesante. So che scegliere tra Cerci e Menez è difficile. Se uno non gioca dall'inizio, mi dovrà dimostrare che, nella prossima partita, dovrà essere lui a giocare".

Quanto ti tocca la situazione drammatica del Parma?
"Mi dispiace molto. Io e il Milan siamo pronti a tutto per salvare il Parma da questa situazione. So che domani giocheremo con 15 minuti di ritardo. Tutti abbiamo l'interesse per far si che il Parma risolva questa situazione. Poi ci saranno le istituzioni che ci diranno cosa si può fare. Tutti noi siamo pronti a salvare una società così gloriosa e le persone che ci lavorano".

Cinque italiane aventi in Europa League: quanto mancano le coppe a questo Milan?
"Quello che ha fatto il Milan in Europa penso che sia inimitabile. Faccio i complimenti alle cinque italiane che hanno fatto bene in Europa League. Il Torino ha fatto una grande impresa, con gol di Darmian, un giovane serio e di grande prospettive. Questo deve essere motivo che, il prima possibile, il Milan torni a calcare i palcoscenici che ci competono".

Come procede l'ambientamento di Destro?
"Non vedo nessun problema. Gli dico di giocare liberamente e di farsi trovare in area sui cross. Sono contento di quello che sta facendo Mattia e di quello che sta facendo Pazzini. Ogni tanto devono aprirsi. A Cerci e Menez viene più naturale fare questo. E' difficile scegliere due titolari, ma sapere che in panchina hai dei cambi importanti è bello. Poi ci sarà anche da scegliere anche tra Bonaventura e Honda. Quando si ha tutti a disposizione ci si allena meglio e cresce l'autostima della squadra. Giocando con i tre davanti, in base alla partita, potremo alternare la loro disposizione in campo. Quando giocavamo con i due esterni, il centravanti giocava nel centro dell'area. Con le due punte, se giochiamo come domenica, penso che si esalteranno".

Oggi niente visita del presidente alla squadra. Vi siete sentiti?
"Il presidente Berlusconi mi ha chiamato alle 10 e mi ha detto che ha avuto un problema improvviso. Mi auguro che domani la squadra gli regali una bella vittoria".

Tornando invece alla formazione, come sta Alex? Ci sarà?

 "E' pronto. Abbiamo quattro centrali forti, per due posti. E anche li, come in attacco, ci sarà da scegliere. Poi rientrerà a breve Abate. Quando avremo due giocatori per ruolo, miglioreremo".

Dall'altra parte c'è un giocatore come Paloschi a lei molto legato...
"Ci sentiamo spesso, ma per due partite all'anno siamo avversari. Io sono il suo primo tifoso e un ragazzo con la sua passione merita i traguardi migliori. Speriamo che non segni domani".

Quali obiettivi da qui alla fine della stagione?
"Domenica si è intravisto qualcosa, iniziamo a recuperare i giocatori e penso che, da questo, potremo ripartire. E' inutile dare delle scadenze. Credo che ci sia bisogno di una continuità di risultati e di prestazioni. Non si può dire quando tornermo competitivi per lo scudetto. Però, quando si ha una società simile alle spalle, prima o poi si tornerà a vincere". 

Quale è il modulo giusto per questo Milan?
"E' chiaro che, per me, la cosa principale è dare continuità ad un sistema di gioco. Le mie squadre non dovranno mai prescindere dai 4 in difesa e dai 3 in mezzo e in avanti. Ho cambiato cercando di sfruttare al meglio il nostro potenziale offensivo. Dopo aver capito che in mezzo non eravamo a posto per sostenere certe scelte, ho rimesso il centrocampo a tre".

Un intoccabile è Bonaventura...
"Semplicemente perché è la fortuna di ogni allenatore. Non è semplice scegliere il trequartista".

Quanto è importante non aver preso gol col Cesena?
"E' stato molto importante. Noi abbiamo un attacco che, tranne due partite, siamo sempre andati in gol. La fase difensiva, nelle ultime partite, è migliorata molto. Una buona fase di non possesso deve partire dagli attaccanti e dal centrocampo. Ci vogliono 3-4 risultati positivi in serie".

TAG:
Milan
Inzaghi
Chievo