La federcalcio brasiliana valuta ct stranieri
Il fallimento al Mondiale potrebbe portare alla clamorosa apertura
- E' pronta la svolta epocale. Dopo l'illustre compagna Inghilterra, il Brasile, altra nazione che vanta (o per meglio dire, vantava) di essere 'padrona del calcio', potrebbe accogliere un ct straniero. Ipotesi che stona con le recenti dichiarazioni dell'uscente presidente della Cbf Josè Maria Marin "il Brasile ha vinto cinque titoli mondiali e non ha niente da imparare", ma che invece sembrano la logica risposta alla richiesta di rifondazione.
E' probabilmente ancora presto per stilare una lista, visto che ancora devono essere ufficializzati gli addii di Scolari e Parreira. La tranquillità della decisione è garantita dalla presenza di Alexandre Gallo, attualmente tecnico dell'Olimpica e che dal 2015 dovrà dedicarsi esclusivamente ai giochi di Rio del 2016 dove non sarà ammesso un altro fallimento. Mourinho ha recentemente dichiarato di aver rifiutato la proposta della Seleçao e Guardiola, altro indiziato, non sembra intenzionato a lasciare Monaco. Se di novità si tratterà , con tutta probabilità sarà doppia: un outsider straniero guiderà la rifondazione brasiliana.