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L'Umbria Jazz Festival accende l'estate perugina

Da Paolo Conte a Max Gazzè, centinaia di artisti invadono Perugia

L'Umbria Jazz Festival accende l'estate perugina - foto 1
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Duecentottanta eventi, dodici diverse location (dai grandi spazi dell'Arena Santa Giuliana e Piazza IV Novembre al club di Via della Viola ), una novantina di band in cartellone e un centinaia di musicisti in giro per Perugia.

Sono questi i principali numeri dell'Umbria Jazz 2019 (12-21 luglio), che si conferma tra i maggiori eventi del settore a livello mondiale.

Tra gli artisti attesi a Perugia Alex Britti e ax Gazzè (12 luglio), Gino Paoli (13 luglio), Paolo Conte (14 luglio), Chick Corea (16 luglio) e Dianne Reeves (18 luglio).Tanta musica, dunque, ma anche seminari di formazione, un concorso per nuovi talenti, iniziative e laboratori per i bambini, enogastronomia, una mostra fotografica in Galleria, lezioni di ballo swing e dj set.

Ogni anno sono circa duecento gli iscritti ai corsi estivi (9-21 luglio) del Berklee College of Music di Boston che si tengono a Perugia e che permettono di studiare la musica nei suoi diversi aspetti con un metodo didattico che ha sempre dato buoni frutti: dal 1945 sono infatti transitate centinaia di future star. Anche quest'anno gli allievi più promettenti emersi dai corsi si esibiscono sul palco di Piazza IV Novembre. Un altro segnale di attenzione ai giovani è la presenza in cartellone di una mini rassegna (tre giornate) dal titolo "Jazz@Conservatorio", con gli allievi del Conservatorio perugino Francesco Morlacchi. Infine, al Teatro Morlacchi si esibirà la New Talents Jazz Orchestra diretta da Mario Corvini, costituita, coerentemente con il proprio nome, da giovani musicisti di talento provenienti da varie regioni italiane.

Umbria Jazz si schiera a fianco di chi ha a cuore la salute della Terra e vuole contribuire a difendere l'ambiente da inquinamento e cambiamenti climatici. Un appello in tale direzione sarà lanciato dal palco dell'arena Santa Giuliana, prima del concerto di Thom Yorke, il 20 luglio, da padre Enzo Fortunato e da un rappresentante di Greenpeace. La scelta della data non è casuale: Yorke, artista sensibile ai temi della contemporaneità, si è molto impegnato a sostegno delle organizzazioni ambientaliste per la salvezza del Pianeta.