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Made in France, non va in sala il film che profetizza gli attacchi di Parigi

Lʼuscita del lungometraggio già posticipata dopo Charlie Hebdo. Attentati multipli di jihadisti francesi: nella trama troppe analogie con la realtà

Made in France, Nicolas Boukhrief
web

Le locandine erano già apparse sui muri della metro di Parigi: un kalashnikov che si sovrappone alla Tour Eiffel, il titolo Made in France e il sottotitolo "La minaccia viene dall'interno". Il thriller di Nicolas Boukhrief - madre francese, padre algerino - sarebbe dovuto uscire il 18 novembre: tutto rimandato. La trama ricorda tanto, troppo, gli avvenimenti di venerdì 13 e la società di distribuzione ha deciso di ritirare il film dalle sale.

Il protagonista, Sam, è un giornalista musulmano che s'infiltra nei circoli fondamentalisti delle banlieue della capitale ed entra in contatto con una cellula jihadista composta di cittadini francesi, che sta progettando una serie di attacchi congiunti, sugli Champs-Elysées e in altri luoghi di Parigi. Terroristi francesi, attentati multipli: le analogie con la realtà sono inquietanti, e poco aiuta pensare che in fondo del disagio montante nelle periferie francesi - vivaio fertilissimo per i reclutatori di giovani combattenti nel nome di Allah - si parla ormai da anni.

La scelta di posticipare l'uscita del sesto lungometraggio di Boukhrief è l'ultimo atto di una storia travagliata. L'idea viene al regista alla notizia della morte di Khaled Kelkal, il terrorista algerino responsabile degli attentati che scossero la Francia nel 1995. La sceneggiatura è pronta già nel 2013, ma Boukhrief non riesce a trovare finanziatori. Finalmente, grazie al contributo del gruppo media M6, cominciano le riprese, che terminano a ottobre 2014. In gennaio, però, dopo i tragici fatti di Charlie Hebdo e dell'Hyper Cacher, M6 si tira indietro. Serviranno ancora mesi prima che Pretty Pictures si offra di fare da casa distributrice e coproduttrice.

"Siamo sotto choc - spiega ora il presidente James Velaise - e vogliamo tenere un basso profilo. Le sale non hanno fatto pressione per ritirare il film, è una decisione che ho preso io insieme ai produttori per evitare le provocazioni". L'uscita insomma è posticipata, almeno fino a gennaio 2016. Sperando che, nel frattempo, Parigi non conosca altri spargimenti di sangue.