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Nek: "Prego Dio e mi interrogo sulla crisi"

Il cantante presenta a Tgcom24 il nuovo album "Filippo Neviani" dopo quattro anni di silenzio

Johnny Buzzerio

A quattro anni dall'album di inediti "Un'altra direzione", Nek pubblica il 16 aprile "Filippo Neviani" in cui suona da solo gli strumenti e si affida alla coppia di autori Camba-Coro per parte dei testi. Nel cd c'è la preghiera a Dio per la società di oggi, l'amore, il padre scomparso e l'amicizia finita. Il cantante a Tgcom24 dice la sua anche sui talent: "A quei ragazzi chiedo: siete disposti a pagare il caro prezzo di quello che verrà dopo?".

Ti sei scoperto polistrumentista?
Ho suonato di persona tutti gli strumenti di questo disco per mettermi in discussione ma anche per andare oltre quello che ho già fatto. In questo modo ho sentito più mio questo disco attraverso anche un lavoro "fisico". E' un desiderio che avevo sin dai miei vent'anni.

In "Hey Dio" e "Soltanto te" tocchi i temi sociali, c'è molto pessimismo...
Canto il malcontento generale e la crisi non solo economica ma anche di valori e di identità morale. Se pensiamo poi a quelle persone che non riescono a portare il pane a casa e a come possano pedere la visione del futuro, quando la realtà nuda e cruda ti crolla addosso. Parlo dunque con Dio chiedendogli i motivi di tutto questo.

E perché accade?
Accade anche perché ormai siamo abituati a una visione totalmente pessimistica delle cose. E' chiaro anche in tv che un caso di cronaca o una brutta notizia facciano più auditel. Tutto ha una soluzione ed è nell'amore universale, andare avanti verso gli altri.

E' un po' quello che dice anche Papa Francesco, non credi?
Lui è già un Papa straordinario, un gesuita che esalta la semplicità della vita. E' rivoluzionario.

Hai l'impressione, come dice Renzi, che si stia "perdendo tempo"?
Il tempo non è mai abbastanza. Io ho capito dopo la morte di mio padre e attraverso il dolore che perdiamo tempo dietro a stronza.. Poi capisci cosa serve veramente nella vita, è una presa di coscienza. Attraverso il dolore capisci cosa è importante.

Ovviamente non manca l'amore che canti per le tue figlie ("Dentro l'anima", "Il mondo tra le mani") e la tua compagna ("Dammi di più"). Qual è il segreto per mantere vivo un rapporto?
L'amore è un sentimento talmente grande che deve essere alimentato senza perdere l'armonia e la passione. Bisogna darsi totalmente e non centellinare il sentimento, si deve avere voglia di stare assieme e se questo non lo pensi allora c'è qualcosa che non va.

L'amicizia perduta è in "Io no mai", hai sofferto?
L'amicizia è un sentimento fortissimo e quando si interseca con la musica e la tua professione ha una spinta propulsiva enorme. Non si può chiudere un'amicizia, penso, di anni con una lettera. Bisogna avere il coraggio e la volontà di dirsi le cose in faccia con sincerità.

Avevi pensato di andare a Sanremo?

Stavo lavorando al disco e in quel momento non era ancora finito.

Ramazzotti ha detto "le grandi case discografiche prendono i giovani talenti e, per battere cassa, li mandano ovunque senza averli prima aiutati a costruirsi un'identità musicale". Sei d'accordo?
La responsabilità ricade non solo nelle major ma ancora prima chi manda al tritacarne questi ragazzi. I talent non devono essere l'unica via per le nuove proposte di far musica. Ma ai cantanti che partecipano ai talent vorrei chiedere se hanno la consapevolezza di quello che li aspetta dopo? Hanno chiaro il prezzo della popolarità e della gente che poi può voltarti le spalle? A volte li vedo questi ragazzi e sembra che si autodistruggano da soli tanto sono traumatizzati dal dopo, dando erronamente l'idea di essere montati quando così non è.

nek