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Addio a Lino Toffolo, attore e cabarettista stroncato da un infarto

Lʼattore è mancato la scorsa notte nella sua casa di Murano. Il prossimo 30 dicembre avrebbe compiuto 82 anni

Lino Toffolo è morto questa notte nella sua abitazione a Murano (Venezia), stroncato da un infarto.

L'attore e cabarettista avrebbe compiuto 82 anni il 30 dicembre. Toffolo era stato appena dimesso dall'ospedale di Venezia, dove era stato ricoverato per la frattura di un braccio e la rottura di un paio di costole a seguito di una caduta. Nella sua carriera, cinema, televisione e la musica. Celebre la canzone per bambini "Johnny Bassotto".

La figlia Anna, interpellata dal quotidiana "Il Gazzettino", ha raccontato che Lino Toffolo si è accasciato improvvisamente dopo aver cenato in famiglia e ogni tentativo di rianimarlo è stato vano. L'attore lascia la moglie Carla e i tre figli Anna, Luisa e Paolo.

Il saluto di Franceschini a Toffolo: "Colto e mai banale" - "Addio a Lino Toffolo un interprete colto e mai banale, maestro nell'ironia veneziana". Lo ha scritto il ministro di Beni culturali e del turismo Dario Franceschini, che sottolinea le doti dell'artista scomparso a 82 anni: "Attore di cinema, teatro, televisione e varietà che ha saputo attraversare con estremo garbo tutte le stagioni dello spettacolo italiano".

LA CARRIERA - Lino Toffolo esordisce nel 1963 al noto locale milanese Derby, accanto a Enzo Jannacci, Bruno Lauzi e in seguito Cochi e Renato. Nel 1966 pubblica il suo primo album, omonimo, in cui spicca "Gastu mai pensà", struggente canzone d'amore, che colpisce molto Enzo Jannacci, tanto che il cantautore decide di tradurla con il titolo "Hai pensato mai". Il suo disco di maggior successo è però "Oh Nina (vien giù da basso che te vogio ben)", con cui partecipa anche al Cantagiro 1969, un anno dopo il suo debutto al cinema nel film Chimera, di Ettore Maria Fizzarotti. Reciterà in diverse pellicole di successo, diretto da grandi registi da Mario Monicelli ("Brancaleone alle crociate", 1970), a Pasquale Festa Campanile ("Quando le donne avevano la coda", 1970; "Il merlo maschio", 1971; "Quando le donne persero la coda", 1972; "L'emigrante", 1973), da  Adriano Celentano ("Yuppi du", 1975), a Dino Risi ("Telefoni bianchi", 1976).

Nell'autunno 1976 Toffolo ottiene un grande successo con "Johnny Bassotto", canzone per bambini scritta da Bruno Lauzi e Pippo Caruso. Seguiranno altri album e brani per i più piccoli. Nella sua instancabile carriera è stato anche autore di commedie. Nel 2006, l'esordio da regista in "Nuvole di vetro", il film in lingua veneta scritto, diretto e interpretato da Toffolo, che così volle omaggiare l'antica arte che caratterizza la sua città. Tre anni più tardi anche il debutto in una fiction, "Scusate il disturbo" in coppia con Lino Banfi.