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Miracolo a Cortina. Ma non solo a Cortina Viaggio nelle (false) dichiarazioni dei redditi

Dai titolari di social cards intestatari di case ad Amalfi al bergamasco evasore totale con Porsche - Di Mario Giordano

LaPresse

Secondo i dati dell'Associazione Contribuenti Italiani risulta intestato a nullatenenti o pensionati con la social cards anche il 47 per cento dei contratti di locazione delle ville di Porto Cervo, Forte dei Marmi, Capri, Sabaudia, Positano, Ravello, Panarea, Portofino, Taormina e Amalfi.

Vi stupite? Macché. Nel 2004 fu lo stesso ministro Tremonti a denunciare la stranezza di un Paese in cui solo 17mila persone dichiarano un reddito superiore ai 300mila euro ma ben 230mila persone (13 volte di più) si comprano un'auto di lusso.

E non sembra essere cambiato nulla. Anzi tutt'altro: nel 2010, infatti, solo 15mila persone hanno dichiarato un reddito superiore ai 300mila euro ma ben 240mila (16 volte in più) si sono comprate un'auto di lusso. La domanda è lecita: come hanno fatto? Hanno assaltato le banche? Rapinato i risparmi dei nonni? O più banalmente quelle dichiarazioni dei redditi sono palesemente false? L'ultima ipotesi, a prima vista, sembra la più probabile.

La conferma arriva dalla cronaca quotidiana, mai così ricca di sorprendenti notizie su nullatenenti con grandi capacità di spesa. L'8 febbraio 2011 il Gazzettino titola su un nullatenente di Treviso che risulta proprietario di una villa in stile palladiano e di 30 (dicasi: trenta) auto di lusso; qualche settimana dopo la Nazione nelle pagine locali pubblica la notizia di un pescivendolo nullatenente che ha comprato una piccola reggia e una Porsche; qualche settimana prima a Vicenza era saltato fuori un nullatenente che teneva in garage una Ferrari 348, un'altra auto di lusso, una city car, due moto e 10mila euro in azioni…

Andiamo avanti? Nel novembre 2011 a Rogno, provincia di Bergamo, viene fermato un imprenditore: guida una Porsche Cayenne o in alternativa una Bmw X6, ha floride attività in Kenia, mantiene un livello di vita esagerato, eppure risulta squattrinato come Paolino Paperino. La Guardia di Finanza gli contesta 7 milioni di evasione. E lui si stupisce: “Perché dovrei pagare le tasse? Sono vent'anni che non lo faccio e sto benissimo così…”

Il campionario delle bestialità fiscali è infinito: a Siena la Guardia di Finanza ha beccato un signore che aveva chiesto il contributo che spetta agli indigenti per pagare l'affitto della casa: era proprietario di due ville e quattro appartamenti . Un controllo fra le case popolari di Padova ha rivelato che fra gli assegnatari, ufficialmente titolari di un reddito da fame, c'erano i proprietari di una Porsche Carrera e di una Jaguar. A Venezia marito e moglie avevano denunciato rispettivamente 1 euro e 5 euro: si erano “dimenticati” di segnalare l'incasso di 65 milioni di euro. E in Calabria è stato scovato un povero in canna, così povero, ma così povero che si era appena comprato una villa da 4 milioni di euro. Ora il “povero” deve al fisco 15,7 milioni di euro.

Chissà se anche lui, come i vip di Cortina si considera vittima della persecuzione fiscale…