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Impresentabili, Rosy Bindi non arretra: "Chiedo le scuse del Pd"

E sul risultato alle urne commenta: "Positivo, ma Renzi deve riflettere"

Rosy Bindi impresentabili
ansa

Il presidente della Commissione Antimafia Rosy Bindi risponde alle accuse mossegli soprattutto dagli esponenti del Partito Democratico dopo la pubblicazione della lista degli "impresentabili". "Chiedo le scuse al mio partito, ritengo di aver diritto ad un risarcimento", ha detto la Bindi. "Ho combattuto molte battaglie, ma sempre a viso aperto. Su De Luca ha sbagliato il mio partito a reagire in quel modo".

"Chiedo le scuse da parte del Pd - ha proseguito - perché non si può arrivare a diffamare così una persona che sta svolgendo il proprio ruolo istituzionale. La linea sarebbe dovuta essere quella di difendere De Luca, non di delegittimare il lavoro della Commissione Antimafia. Sono molti anni che servo questo Paese e le mie battaglie le ho sempre fatte a viso aperto".

"Auguri a De Luca, non mi querelerà" - "Faccio tanti auguri a De Luca. Il fatto che i campani lo abbiano votato vuol dire che hanno valutato le sue capacità di sindaco e sanno che sarà un bravo presidente di Regione", ha sottolineato la Bindi. "Non può querelarmi, non lo farà", ha proseguito rispondendo ad una domanda. "Mi auguro una svolta nelle politiche del governo per il Mezzogiorno. L'Italia non riparte se non riparte il Sud".

"Renzi rifletta sui risultati" - Intervenendo a Piazza Pulita, la Bindi poi ha poi commentato la performance del partito alle urne. "Il mio partito ha pagato elettoralmente questo atteggiamento e questo risultato deve far riflettere Renzi perché in un anno si è passati dal 40% delle Europee al 25% di Bersani. Il risultato delle elezioni è positivo, ma nel momento in cui è così alto l'astensionismo, il Pd ha subito una perdita enorme di voti, c'è stata una apertura di un problema enorme alla sinistra del Pd, che non va liquidato come i soliti discorsi dei gufi. Continua la presenza del Movimento Cinque stelle, la Lega cresce e un centrodestra se si ricompatta vince: questi elementi consigliano a un bravo premier e segretario come Renzi di riflettere e condividere i percorsi un po' di più di quanto è stato fatto".