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Caso Consip, Gentiloni: "Non si può accettare chi scredita le istituzioni"

La condanna del premier: "Si tratta di comportamenti gravissimi". Alfano: "Serve chiarezza, a rischio è la tenuta democratica del Paese"

Caso Consip, Gentiloni:
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"Comportamenti che screditano queste istituzioni", ossia la Giustizia e le istituzioni militari, "non possono essere accettati e sono fiducioso che proprio queste stesse istituzioni" siano in grado di "combatterli".

Lo ha detto il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, intervenendo sul caso Consip. "Per noi - ha aggiunto - la credibilità e l'autorevolezza di queste istituzioni sono un bene prezioso da tutelare".

Dalla festa dell'Unità di Imola, Gentiloni avverte che "se ci sono dei comportamenti che screditano le autorità penso che siano gravissimi". Il Capo del governo, facendo appello agli "anticorpi" presenti nelle istituzioni per eliminare questi comportamenti, si dice comunque certo che quanto accaduto "non riuscirà ad incriminare la forza delle istituzioni".

Una sicurezza che è sembrata albergare nel ministro degli Esteri e leader di Ap, Angelino Alfano che, senza mezzi termini ha chiesto "chiarezza" in quanto "è in gioco la tenuta democratica del Paese". Secondo il leader centrista, infatti, le notizie emerse dalla deposizione al Csm sui metodi di indagine di Woodcock sono "scandalose e inquietanti" e devono essere approfondite "perché in ballo non c'è il destino di una persona o di una famiglia ma la tenuta delle istituzioni democratiche".

E se l'ex magistrato e presidente della Camera, Luciano Violante vede una "strategia contro la politica", il ministro Delrio parla di "notizie davvero inquietanti e preoccupanti per la nostra democrazia" chiedendo "di stabilire la verità perché la democrazia vive solo se si stabilisce la verità dei fatti".