FOTO24 VIDEO24 Logo Mediaset ComingSoon.it Donne logo mastergame Grazia Meteo.it People sportmediaset_negative sportmediaset_positive TGCOM24 meteo.it
Podcast DirettaCanale 51
Temi del momento

Cronista conferma:"Fatta spogliare"

Reporter "Giornale" ribatte a pm

Anna Maria Greco, la cronista del "Giornale" , perquisita dopo la sua inchiesta che ha rivelato l'esistenza di un procedimento disciplinare emesso dal Csm nei confronti della pm di Milano, Ilda Boccassini, nel 1982, insiste: "Ho dovuto spogliarmi integralmente davanti ai carabinieri donna" e ciò "senza nemmeno essere indagata".

Una nota della Procura aveva sottolineato che la perquisizione si era svolta nel rispetto "della dignità e del pudore".

Se il procuratore della Repubblica di Roma, Giovanni Ferrara, aveva assicurato che la perquisizione della giornalista era stata fatta seguendo tutte "le regole imposte dal codice", la diretta interessata ha fornito una diversa versione dei fatti.

In una dichiarazione al sito web del "Giornale" (www.ilgiornale.it) la cronista conferma la testimonianza pubblicata sul suo quotidiano e cioè di essere stata spogliata. "I carabinieri - ha spiegato Greco - mi hanno detto che dovevano procedere a una perquisizione personale e, di fronte a una donna carabiniere, ho dovuto spogliarmi integralmente. Non si tratta quindi semplicemente di una consegna degli abiti, come sostenuto dalla procura, ma di una procedura molto imbarazzante. Confermo altresì, come scritto nel mio articolo, di non essere stata toccata. Mi chiedo se sia normale che una giornalista venga costretta a rimanere nuda di fronte a un'esponente delle forze dell'ordine senza nemmeno essere indagata. Lascio il giudizio ai lettori".

In seguito alla pubblicazione dell'inchiesta dal titolo "La doppia morale di Ilda Boccassini", il consigliere laico del Csm, Matteo Brigandì, è finito nel registro degli indagati della Procura di Roma, per abuso d'ufficio. L'accusa è di aver passato gli atti sulla Boccassini alla giornalista.

L'inchiesta, pubblicata dal "Giornale" il 27 gennaio scorso, rivela di un procedimento disciplinare del Csm aperto nel 1982 nei confronti dell'allora giovane sostituto procuratore, Ilda Boccassini. Il magistrato era stata vista in atteggiamenti intimi (abbracci e baci) con un uomo per strada, a due passi dal Palazzo di Giustizia. L'uomo è un giornalista di "Lotta continua", accreditato presso l’ufficio stampa del tribunale. La Boccassini sarebbe stata vista anche con un cronista dell’ Unità nella stessa situazione. "Ciò - sottolinea Maria Grazia Greco - in un contesto preciso: quello degli Anni di piombo, di scontro, tensioni, sangue e forte militanza politica anche da parte di magistrati e giornalisti sulla linea che lo Stato doveva tenere verso i terroristi".

Il procedimento conteneva l'accusa alla Boccassini di "aver mancato ai propri doveri, per aver tenuto fuori dell’ufficio una condotta tale da renderla immeritevole della considerazione di cui il magistrato deve godere, così pure compromettendo il prestigio dell’ordine giudiziario". L'inchiesta si concluse con l'assoluzione del magistrato un anno dopo. Per l'organismo disciplinare della magistratura si trattava di fatti della vita personale la cui tutela doveva essere garantita alla Boccassini.