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Decadenza Berlusconi, governo a rischio sul voto in Giunta: muro contro muro tra Pd e Pdl

Seduta rinviata a oggi. Schifani: "Così lʼesecutivo cade". Epifani: "Parole da irresponsabili"

Ansa

Le questioni pregiudiziali presentate dal relatore Andrea Augello (Pdl) sul caso Berlusconi spiazzano la Giunta per le Immunità del Senato che aggiorna la seduta a questa sera alle 20. Non solo perché non erano previste, come sottolineano il senatore del M5S Michele Giarrusso, che le definisce "davvero inaspettate", e il presidente della Giunta Dario Stefano, ma perché di fatto rischiano di rallentare non poco i tempi.

Augello, racconta la senatrice del Pd Stefania Pezzopane, "alla nostra domanda se le pregiudiziali dovessero essere considerate come la relazione e pertanto ci sarebbe stato un voto unico, lui all'inizio della seduta di oggi ci ha detto di sì. Ma poi alla fine ha cambiato idea". "Dopo la lettura che di fatto è durata 4 ore ci ha spiegato che queste dovevano essere considerate come 'preliminari' alla sua relazione vera e propria, che ha intenzione di fare subito dopo presentando la proposta sulla decadenza".

Così, si spiega sempre in ambienti del Pd della giunta, "i voti molto probabilmente saranno due: uno, unico, sulle pregiudiziali e poi uno sulla proposta". Ma anche sulla questione delle dimissioni in caso di bocciatura delle pregiudiziali, Augello sembra averci ripensato. Sempre a inizio seduta, si assicura nel Pd, lui avrebbe assicurato l'intenzione di dimettersi in caso di bocciatura. Ma al termine della seduta, davanti alle telecamere, ha poi assicurato ai cronisti che in caso di "no" alle tre questioni sollevate, lui avrebbe comunque presentato la sua proposta sulla decadenza di Berlusconi.

Ad alimentare le tensioni tra Pd e Pdl, dopo un lungo pomeriggio di scontro, è arrivato Renato Schifani che ha minacciato: "Se la votazione si farà oggi, toglieremo l'appoggio al governo". "Se oggi si voterà ad oltranza sulle pregiudiziali - ha aggiunto - valuteremo attentamente se partecipare a questo tipo di lavori che ritengo illegittimo". "Mi pare che il Pd su questo abbia le idee assolutamente chiare e sia assolutamente unito: lo stato di diritto viene prima di qualsiasi cosa", ha puntualizzato il ministro per il Rapporti con il Parlamento Dario Franceschini. Gli fa eco il segretario Pd Guglielmo Epifani secondo il quale una crisi di governo sarebbe frutto "dell'irresponsabilità" del Pdl. Daniela Santanché, invece, non ha dubbi: "Il PD e i giudici stanno facendo a gara per chi sarà il primo a portare lo scalpo di Berlusconi. E' chiaro che il PD oggi ha aperto la crisi di governo, perché preferisce lo scalpo di Berlusconi al bene del Paese".

E se per Luciano Violante, esponente Pd nominato da Napolitano tra i "saggi" "minacciare una crisi di governo è un ricatto che nessuno può accettare" anche se "bisogna garantire fino in fondo i diritti di Silvio Berlusconi, perché solo così si può dire che la legge è uguale per tutti", Renato Brunetta, Pdl, ribadisce che il governo è a un passo dal baratro: "Se il Partito democratico assieme ai grillini decide, già questa sera, di votare contro le pregiudiziali del relatore Augello, il Pd fa decadere il governo Letta, molto semplicemente. Non fa decadere il senatore Berlusconi, perché rompe la maggioranza".