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Crisi, Letta-Rajoy: "L'Europa deve fare presto"

Incontro tra il premier e il primo ministro spagnolo: "Bruxelles passi dalle parole ai fatti"

Ap/Lapresse

Italia e Spagna lavoreranno "insieme per una strategia comune in vista del prossimo vertice europeo" di giugno. Lo ha detto il premier, Enrico Letta, a Madrid dopo aver incontrato il primo ministro spagnolo Mariano Rajoy. "Tutti devono fare i propri compiti - ha sottolineato proprio Rajoy - ma l'Ue deve fare di più e mettere in piedi quelle decisioni che ha preso per l'Eurozona. Bisogna passare dalle parole ai fatti".

Letta: "Ue non sia matrigna" - "L'incontro con Rajoy è di grandissima importanza per noi perché la strategia europea è il pilastro principale del nostro governo appena nato. Un governo che vince se fa vedere l'Europa ai nostri cittadini non come una matrigna, non come una Ue che porta solo notizie negative, ma positive, che dà calore, risposte", ha sottolineato Letta.

"Contrastare la disoccupazione giovanile" - Il premier da Madrid ha ricordato che "abbiamo più che mai bisogno di stabilità politica per attuare quelle riforme imprescindibili" che i cittadini ci chiedono, "dare impulso alla crescita e stimolare l'occupazione". Sul fronte del lavoro, Letta si è così espresso: "Quello della disoccupazione giovanile è il tema centrale. Non è possibile che i leader politici guardino al fatto che un giovane su tre o uno su due non lavora come a una cosa normale. Non lo è e, anzi, quello della lotta alla disoccupazione, deve essere l'ossessione principale dell'Europa".

Nasce una task force - Nel "nostro incontro abbiamo deciso di costituire una task force tra i nostri due governi: i ministri del Lavoro e dello sviluppo lavoreranno insieme perché da qui a giugno Italia e Spagna possano mettere a punto idee per l'occupazione giovanile" in vista del vertice Ue, hanno poi annunciato Letta e Rajo.

"Italia e Spagna rispetteranno impegni" - Assicurando che Italia e Spagna saranno "credibili" al Consiglio europeo di giugno, Letta ha detto: "Siamo due Paesi che vogliono onorare i loro impegni": cioè "non fare debiti". Per questo nessuno ci potrà dire che "siamo scolari discoli o allievi che non fanno bene il loro dovere". E ancora: "Spero che non si aprano fronti di ordine pubblico e non si apriranno se l'Ue darà risposte. Le parole di Draghi confermano necessità che Ue dia risposte". Né Rajoy, né Letta chiedono sconti sul fronte del rigore. Madrid, del resto, ha già ottenuto più tempo per il rientro del deficit evitando una manovra da 18 miliardi di euro. L'Italia no, ma il capo del governo è chiarissimo: Roma non chiederà sconti. Intende presentarsi al vertice Ue di giugno forte della chiusura della procedura per disavanzo eccessivo. In vista del summit di Bruxelles l'Ue dovrà varare un piano contro la disoccupazione e per la crescita, finanziato dai partner europei senza che queste risorse vengano conteggiate nei bilanci nazionali.

"Con la Germania non indire nessun match" - "Contrastare" la Germania al prossimo Consiglio come se si trattasse di un "match di football o come la rivincita di una finale di champions" sarebbe "un errore gravissimo", ha aggiunto Letta sottolineando che invece l'Europa ha bisogno "di un grande sforzo comune contro la disoccupazione".

Rajoy a Letta: "Ha posto fine a incertezza" - "Congratulazioni per essere riuscito a unire l'appoggio politico intorno a lei. Un compito molto complesso realizzato con destrezza che ha posto fine a periodo di incertezza non solo per l'Italia ma per l'Europa". Così Rajoy si è rivolto al presidente del Consiglio Letta, "un amico".

Letta: "Nessun rischio di ordine pubblico" - "Spero che non si aprano fronti di ordine pubblico e non si apriranno se l'Ue darà risposte. Le parole di Draghi confermano necessità che Ue dia risposte", così Letta rispondendo ad una domanda sull'allarme proteste lanciato dal presidente ce sul fronte della disoccupazione.