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Terremoto nel M5s, espulsi i dissidenti Pronti a dimettersi 10 senatori e 6 deputati

Eʼ stata Alessandra Bencini la prima a lasciare perché contraria alle esclusioni dal gruppo di Orellana, Campanella, Battista e Bocchino: si profila una scissione

alessandra bencini
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Il web ha deciso: i quattro senatori dissidenti del Movimento Cinque Stelle sono espulsi e la tensione, tra le fila grilline, va alle stelle.

"Basta. Voglio tornare a casa, così non va", ha detto tra le lacrime la senatrice Alessandra Bencini, la prima a lasciare l'incarico a Palazzo Madama in dissenso per le espulsioni. Con lei ci sarebbero altri 9 senatori Cinque Stelle in procinto di abbandonare il gruppo M5s. Lasciano anche sei deputati.

Terremoto nel M5s, espulsi i dissidenti Pronti a dimettersi 10 senatori e 6 deputati

La Rete dice sì alle espulsioni dei dissidenti

- Il verdetto contro i quattro dissidenti, Francesco Campanella, Lorenzo Battista, Luis Orellana e Francesco Bocchino, è arrivato dall'urna online allestita sul blog di Beppe Grillo. I militanti hanno dunque dato ragione alla linea dura: a votare sì sono stati in 29.883 contro 13.485 no.

M5s, verso la scissione anche alla Camera -

I "ribelli" si starebbero contando per verificare la possibilità di formare un proprio gruppo a Montecitorio. La "scissione" avverrebbe in parallelo con quella in corso al Senato, dove è già stata avviata. "Esco dal gruppo M5s alla Camera e con me ci sono altri 5 deputati", ha detto Alessio Tacconi. "Con questo voto si è dimostrato che non è possibile andare contro il parere di Casaleggio e Grillo. Il sistema di voto è in mano alla Casaleggio Associati e ci dobbiamo fidare. Se fosse affidato a terzi sarebbe più trasparente".

Tacconi: "Aggiungano il mio nome ai dissidenti" -

Proprio Tacconi era arrivato a chiedere di aggiungere il suo nome a quello dei dissidenti perché - a suo dire - "non hanno violato il codice di comportamento ma sono stati autori di un reato di opinione". Sulla stessa linea, seppure con sfumature diverse, anche altri deputati come Tommaso Currò, Walter Rizzetto e Mimmo Pisano.

Fattori: "Defezioni, più che scissione"

- Ma la senatrice M5s Elena Fattori dice: "Più che di scissione possiamo parlare di defezioni, ci sono parecchi senatori che stanno rassegnando le dimissioni, sono una decina. Non hanno compreso il gesto di espulsione di questi quattro senatori o per lo meno non ne hanno condiviso le modalità". E Messora, responsabile Comunicazione M5s al Senato: "Per noi la coerenza è la cosa più importante".

Cotti: "Più di 30 pronti a difendere i dissidenti" -

"Forse se ne andranno anche altri senatori, certamente potrebbe nascere un nuovo gruppo di ex 5 Stelle, che ci creerebbe molti più problemi di quanti ce ne potrebbero creare i nostri colleghi di gruppo". Lo scrive il senatore M5S Roberto Cotti. "Non condivido le loro esternazioni, ma tutti devono avere diritto alle proprie opinioni", aggiunge Cotti. Secondo il senatore "sono più di 30 quelli pronti a difendere i dissidenti, che potrebbero formare un nuovo gruppo".


Santangelo: "Proviamo a ricucire"

- Il capogruppo del M5S a Palazzo Madama, Maurizio Santangelo, a margine della riunione dei senatori Cinque Stelle con un gruppo di colleghi che hanno annunciato le proprie dimissioni in segno di protesta per le espulsioni dei quattro dissidenti, cerca di smorzare i torni. "Stiamo cercando di ricucire - dice - staremo a vedere. Sono ottimista ma se non va ce ne faremo una ragione".