Tutti i dubbi sulla sicurezza dell'aeroporto di Sharm el Sheikh
Centinaia le testimonianze di turisti britannici che hanno denunciato le falle nel sistema di controllo dei passeggeri
Quindici sterline per saltare i controlli, funzionari addetti alla sicurezza che giocano con i cellulari o intenti a divorare la propria cena o a fumarsi una sigaretta invece di controllare i bagagli.
Sono le testimonianze che gettano dubbi sull'effettiva sicurezza dello scalo di Sharm el Sheikh e che sembrano oggi dare manforte all'ipotesi che l'esplosione dell'aereo russo avvenuta il 31 ottobre possa essere stata causata dalla presenza di una valigia-bomba, imbarcata sul volo grazie alle carenze dei sistemi di controllo.
Venti sterline per saltare in controlli
- Sono centinaia, secondo i media britannici, i turisti che hanno denunciato falle nel sistema dello scalo di Sharm. Tra questi Dale Parkyn, 47 anni, che, nella località turistica egiziana a inizio 2015, sarebbe stato avvicinato da un uomo in divisa che, grazie al pagamento di 20 sterline, gli avrebbe evitato di dover fare code ai controlli, di fatto saltandoli completamente.Coltelli e bottiglie d'acqua nei bagagli a mano
- Altri turisti hanno invece raccontato di aver visto gli addetti alla sicurezza intenti a giocare sui loro telefonini invece che impegnati ad esaminare il video dello scanner bagagli. A dimostrazione della disattenzione, le tante testimonianze di chi racconta di essere riuscito a passare, nonostante fosse scattato l'allarme dello scanner, con bottiglie di acqua nel bagaglio a mano e anche coltelli da sub.A completare il quadro, anche l'inquietante carenza di controllo da parte dei militari all'interno dell'aeroporto: molti addormentati o impegnati in chiacchiere e tutti quasi sempre con il fucile abbandonato per terra.
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