Siria, donna kamikaze curda attacca una postazione Isis: vittime
La donna, madre di due figli, si è lanciata contro un presidio dello Stato islamico, nei pressi di Kobane, dopo aver finito le munizioni
Una combattente curda ha compiuto un attentato suicida lanciandosi contro una postazione dell'Isis nei pressi di Kobane. Arin Mirkin, madre di due figli, si è fatta esplodere tra i miliziani islamici alle porte della città siriana al confine con la Turchia da giorni sotto l'assedio jihadista. Secondo il sito Free Kurdistan, Arin era comandante di un'unità femminile di combattenti e aveva ucciso in battaglia 15 jihadisti.
La donna si sarebbe fatta saltare in aria dopo aver finito le munizioni. L'attacco kamikaze "ha provocato dei morti, ma il numero non è al momento confermato", ha detto il direttore dell'Osservatorio siriano per i diritti umani, Rami Abdel Rahman.
Secondo Rahman, si tratta del primo attentato suicida conosciuto compiuto da curdi contro i jihadisti dell'Isis. Alcune fazioni curde, in passato, hanno tuttavia praticato il terrorismo suicida in altri contesti.
Kobane, terza città della Siria, a maggioranza curda, è da giorni sotto attacco dell'Isis, che incombe a ormai poche centinaia di metri dal centro cittadino.