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Siria, 1.500 uccisi da armi chimiche Unicef: guerra colpisce l'80% dei bimbi

Rapporto shock della Syrian American Medical Society: in 5 anni 161 attacchi con sostanze tossiche tipo cloro

Siria, 1.500 uccisi da armi chimiche Unicef: guerra colpisce l'80% dei bimbi - foto 1
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Nei 5 anni della guerra siriana le armi chimiche sono state usate almeno 161 volte, provocando la morte di quasi 1.500 persone.

A rivelarlo è un nuovo rapporto della Syrian American Medical Society che chiede al Consiglio di Sicurezza dell'Onu e alla comunità internazionale di identificare e incriminare i responsabili. Il dossier riferisce inoltre che gli attacchi con armi chimiche sono in aumento e che oltre 14.500 persone sono rimaste ferite.

Il governo siriano è stato accusato di usare armi chimiche contro il suo popolo anche dopo che nel 2013 il Consiglio di Sicurezza dell'Onu ordinò l'eliminazione del suo programma. Lo stesso Consiglio, lo scorso anno, ha condannato l'uso di sostanze chimiche tossiche come il cloro. Bashar al-Assad ha sempre negato le accuse.

Unicef: "80% bimbi colpiti dalla guerra" - Intanto l'Unicef denuncia quanto il conflitto stia distruggendo l'infanzia di gran parte dei bambini siriani. Stando al rapporto "No place for children", circa 8,4 milioni di bimbi, pari a oltre l'80% della popolazione infantile, sono colpiti dal conflitto, sia all'interno del Paese sia nei Paesi vicini dove hanno trovato rifugio. Si stima inoltre che 3,7 milioni di bambini siriani sotto i 18 anni, pari a uno su tre, siano nati dopo l'inizio della guerra.

"In Siria la violenza è diventata un luogo comune e si è estesa a case, scuole, ospedali, cliniche, parchi, parchi giochi e luoghi di culto - commenta Peter Salama, direttore regionale Unicef per il Medio Oriente e il Nord Africa -. Circa sette milioni di bambini vivono nella povertà".

Si aggrava il fenomeno dei bambini-soldato - Secondo l'Unicef, inoltre, si è aggravato il drammatico fenomeno dei bambini-soldato. Mentre nei primi anni del conflitto la maggior parte dei bambini reclutati dalle forze armate e da gruppi erano ragazzi tra i 15 e i 17 anni, dal 2014 tutte le parti in conflitto hanno reclutato bambini di età molto più giovane, addirittura di appena sette anni, spesso senza il consenso dei genitori. "Questi bambini ricevono un addestramento militare e partecipano ai combattimenti o svolgono ruoli pericolosi al fronte. Le parti in conflitto stanno usando i bambini per uccidere, anche come carnefici o cecchini", spiega l'organizzazione.

Niente scuola per 2,1 milioni - Il conflitto, ovviamente, allontana molti bambini anche dall'istruzione. In particolare, sempre secondo l'Unicef, non frequentano la scuola 2,1 milioni di bambini in Siria e 700mila nei paesi vicini.