Libia, devastato il cimitero italiano a Tripoli
Tombe cattoliche profanate. "Le immagini che testimoniano lo sfregio si commentano da sole per la loro inciviltà", ha detto la presidente dellʼAirl
Il cimitero cattolico italiano di Tripoli "Hammangi" è stato di nuovo devastato. Lo comunica l'Associazione Italiana Rimpatriati dalla Libia (Airl). "Le immagini che testimoniano lo sfregio si commentano da sole per la loro inciviltà e completano il quadro tragico della situazione in Libia", afferma la presidente dell'Airl Giovanna Ortu.
"Grazie a Dio non abbiamo bisogno di tombe materiali per pregare in ricordo di quei morti, e ci piace ricordare la lunga tradizione di rispetto fra le diverse religioni che ha caratterizzato la nostra vita laggiù. La preoccupazione per i vivi libici in pericolo a causa della lunga guerra fratricida che ha dato spazio a presenze inquietanti prevale sull'accorata preghiera per i nostri cari defunti", sono le parole di Giovanna Ortu e di Giancarlo Consolandi, presidente dell'Exlali, Associazione alunni scuole cristiane di Tripoli.
Secondo le ultime informazioni disponibili, nel cimitero cattolico di Tripoli riposano i resti di circa 8mila italiani.