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Boko Haram giura fedeltà allʼIsis: "Obbediremo anche in tempi difficili"

Il movimento terroristico che opera in Nigeria annuncia lʼalleanza col califfato. In poche ore diversi attentati in Africa con decine di morti

boko haram nigeria
-afp

Il gruppo terrorista nigeriano Boko Haram ha ufficializzato, in un video rilanciato dal Site, l'alleanza con l'Isis. "Annunciamo la nostra fedeltà all'Isis e al Califfo al Baghdadi, al quale obbediremo in tempi difficili e in tempi di prosperità", dice il leader di Boko Haram, Shekau. "Non possiamo unire la Umma (la comunità delle nazioni arabe, ndr) se non col califfato. Chiediamo a tutti i musulmani di unirsi a noi", dice ancora Shekau.

Boko Haram giura fedeltà allʼIsis: "Obbediremo anche in tempi difficili"

Già lo scorso anno, il leader dei Boko Haram lanciò un asse con il capo dei talebani, il mullah Omar, quello di Al Qaeda, Al-Zawahiri e lo stesso al Baghdadi, citandoli espressamente in un video e aggiungendo: "fratelli miei, che Allah vi protegga".

E prosegue la scia di sangue in Africa, dove l'avanzata del terrorismo di matrice jihadista non accenna a rallentare. In poche ore, una raffica di attentati ha scosso i travagliati territori della Nigeria e del Mali.

Cinque attacchi kamikaze hanno colpito la più grande città nel nord-est della Nigeria, Maiduguri, provocando una strage: 54 morti e 143 feriti. Qualche ora prima un altro attacco, che secondo la polizia ha tutte le caratteristiche dell'attentato terroristico, ha scosso il Mali. Un uomo armato ha aperto il fuoco in un ristorante della capitale Bamako, frequentato soprattutto da occidentali,uccidendo 5 persone e ferendone 9.

In Nigeria le esplosioni sono avvenute in un arco temporale di quattro ore in diverse zone della città, da un mercato del pesce, a una affollata stazione di autobus, a un checkpoint militare fuori dalla città. La responsabilità degli attacchi non è stata ancora rivendicata, ma tutti portano i tratti distintivi del gruppo estremista islamico Boko Haram.

Ferma la reazione del presidente della Ue, Donald Tusk: "l'Unione europea - ha detto - non si farà intimidire dal terrorismo, in patria o all'estero. Resteremo fermi a sostegno del Mali e della sua gente". Sulla stessa linea l'Alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, Federica Mogherini. Per il Segretario di Stato americano John Kerry, in visita in Francia, tali atti non intimidiscono, ma hanno "l'effetto esattamente opposto".

Del resto dal Maghreb all'Africa subsahariana, sussulti di terrore scuotono l'intero continente. Il terrorismo di matrice islamica è pronto ad approfittare non solo di Stati in disfacimento, come la Libia, la Jihad africana avanza e ormai si allarga dal Nilo all'Oceano Indiano: va dagli Shabaab somali ai Boko Haram nigeriani fino alla trasversale Aqmi e a tutta la galassia transnazionale che opera tra Algeria, Tunisia, Mali e Mauritania, alimentata dallo sconfinamento degli arsenali che furono di Gheddafi.