FOTO24 VIDEO24 Logo Mediaset ComingSoon.it Donne logo mastergame Grazia Meteo.it People sportmediaset_negative sportmediaset_positive TGCOM24 meteo.it
Podcast DirettaCanale 51
Temi del momento

"Gagarin non fu primo cosmonauta"

Intercettate comunicazioni precedenti

Jurij Gagarin non fu il primo uomo a volare nello spazio.

Secondo Focus Storia, prima del 1961 Mosca avrebbe avviato diverse missioni spaziali finite in tragedia. Ad avanzare il sospetto, proprio mentre si celebrano i cinquant'anni dal lancio dello Sputnik 1, sono i fratelli Achille e Giambattista Judica Cordiglia, che negli anni Sessanta intercettarono le trasmissioni radio delle missioni non ufficiali.

I segnali, stando alla ricostruzione dei fatti, vennero captati da una stazione di radio-ascolto allestita a Torino. "La prima missione è del 28 novembre 1960. - spiega Giambattista - Il messaggio in codice Morse intercetatto era un appello agghiacciante che chiedeva in modo ossessivo 'Sos a tutto il mondo'. Il segnale proveniva da un punto fisso del cielo e diventava sempre più debole. Alla fine ci convincemmo che una navicella spaziale si stava perdendo nello spazio con il suo occupante".

Ma non è tutto qui. Ridimensionando la portata del lancio del 1961 di Gagarin, i fratelli Judica Cordiglia ricostruiscono poi l'oscura storia delle missioni spaziali russe gettando nuove ombre su una delle vicende più affascinanti ed evocative dell'epoca moderna.

"Un secondo volo lo rilevammo il 2 febbraio del 1961: nella registrazione si coglie distintamente il rantolo di un cosmonauta morente e il suo battito cardiaco. - spiegano - Due giorni dopo dall'Urss giunse l'annuncio del lancio dello Sputnik 7, un veicolo da 6,5 tonnellate: praticamente le stesse caratteristiche di una navicella Vostok, come quella che userà Gagarin. Insieme al lancio, Mosca ne comunicò anche la disintegrazione al rientro sulla terra. Nessun cenno al destino del cosmonauta che avevamo captato, ma Achille Mario Dogliotti, uno dei maggiori cardiochirurghi italiani, studiò le nostre registrazioni e confermò che si trattava di un battito cardiaco umano".

Ad avvalorare la tesi avanzata dai due appassionati, piuttosto discussa dagli storici dell'astronautica, è intervenuto anche Mario Del Rosario, uno dei primi radioamatori italiani, che nel proprio archivio conserva un'intercettazione che coincide con quella degli Judica del febbraio 1961. "Anch'io ho registrato in modo chiaro quel lamento angoscioso, e come loro mi sono rivolto a un medico perché lo ascoltasse: mi confermò che si trattava di un uomo in agonia", ha spiegato.

Diversa invece l'opinione dei più accaniti sostenitori del primo volo spaziale targato Gagarin. "Le trasmissioni captate potrebbero essere terra-terra. - ipotizza l'esperto di intercettazioni radio Sven Grahn - Non bisogna dimenticare che le postazioni antimissile che proteggevano la stazione spaziale di Bajkonur utilizzavano le stesse frequenze dei cosmonauti. Oppure potrebbe trattarsi di trasmissioni da aerei in volo".