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Siti porno, boom nei Paesi arabi

Preferito su tutti è lʼhard israeliano

Altro che diplomatico diplomatico, altro che dialogo interrotto.

Quando c'è di mezzo il sesso, anche se virtuale, si può trovare una tregua. Lo testimonia il fatto che i siti erotici israeliani riscuotono un enorme successo fra gli internauti dei Paesi arabi. "Sui nostri server rileviamo che migliaia di utenti risiedono in Stati musulmani con i quali non abbiamo neppure relazioni diplomatiche", ha raccontato un esperto.

Nir Shahar, che gestisce uno dei più frequentati siti israeliani a contenuto erotico, afferma non troppo sorpreso: "I video e le foto che offriamo non hanno bisogno di molte spiegazioni". Fra gli utenti islamici dilaga poi una vera e propria passione: quella per i video hard israeliani in cui le attrici interpretano, a modo loro naturalmente, il ruolo di soldatesse, agenti segrete o poliziotte.

"Tanti clienti arabi e palestinesi ci ringraziano per queste clip che risultano particolarmente gradite - conferma Nir - anche se qualche volta è imbarazzante dover spiegare che quelle sono attrici e non soldatesse vere". Uno dei più cliccati in questo momento dagli internauti di fede islamica, è il film ''Nome in codice: investigazione profonda, una spy story che ripercorre in parodia la vicenda (vera) di Mordechai Vanunu, il tecnico israeliano che ha denunciato i segreti nucleari dello Stato ebraico.

"Il porno certamente non porta la pace - conclude uno dei webmaster israeliani - ma se non altro in questo modo togliamo un po' di soldi dalla tasche dei nostri nemici''. Chi si contenta...