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Nigeria, Ansaru rivendica sequestro Setraco

Il gruppo integralista islamico in un comunicato sostiene di avere in ostaggio "sette dipendenti della società di costruzione libanese". Tra i rapiti cʼè anche lʼitaliano Silvano Trevisan

Reuters

Il gruppo integralista islamico Ansaru ha rivendicato oggi con un comunicato il rapimento in Nigeria di sette lavoratori stranieri, tra cui l'ingegnere italiano Silvano Trevisan. Ieri si era parlato di una probabile responsabilità di uomini armati legati a Boko Haram, organizzazione che, nel Paese africano, combatte contro i cristiani.

Nelle email inviate a diversi giornalisti locali, il gruppo sostiene di avere in "custodia sette persone, tra cui libanesi e i loro colleghi europei che lavorano con Setraco". Il rapimento era avvenuto nel compound della società di costruzione libanese, nello stato nord-orientale di Bauchi, sabato notte.

L'italiano rapito è un ingegnere veneto di 69 anni, di San Stino di Livenza (Venezia). Ma ormai da anni non abita più in Italia. Ansaru, gruppo legato alla setta islamica radicale Boko Haram, ha spiegato di aver compiuto il sequestro "sulla base delle violazioni e delle atrocità commesse nei confronti della religione di Allah dai Paesi europei, in diversi luoghi tra cui l'Afghanistan e il Mali". Il comunicato è scritto in inglese, lingua già utilizzata dal gruppo in passato, anche se per rivendicare il sequestro del francese Francis Collomp lo scorso dicembre si erano espressi in haussa, parlato in Africa occidentale e centrale.