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Fukushima, un anno dopo

Il Giappone commemora la catastrofe tra cerimonie e manifestazioni antinucleari

IberPress News

Ad un anno di distanza dalla catastrofe il Giappone la ricorda anche facendo i conti con le sue conseguenze, in primo luogo la contaminazione radioattiva.

 La situazione alla centrale di Fukushima, pur con indubbi passi in avanti, è lontana dall'essere risolta.

Nella prefettura che ospita la disastrata centrale nucleare di Fukushima Dai-ichi, all'origine della peggiore emergenza dopo Cernobyl, la riduzione della radioattività è l'obiettivo visto come indispensabile per evitare il bando dei prodotti agricoli (un tempo ricercatissimi) e la fuga dei residenti che, negli ultimi 12 mesi, a febbraio, sono scesi di 43.000 unità, sotto i 2 milioni, con 10.000 bambini "scomparsi" dalle scuole elementari. Su 58 comuni della prefettura, 41 hanno appena completato la pianificazione dei programmi di decontaminazione degli abitati, mentre per i 150.000 ettari di terreni coltivati l'intervento ci sara' successivamente, spiegano dal governo regionale.

Il rischio contaminazione e la ricostruzione (con ancora 20 milioni di tonnellate di macerie stoccate e da smaltire) e l' impianto da mettere sotto controllo, malgrado la dichiarazione di arresto a freddo decisa a dicembre, sono i dossier aperti a poche ore dal primo anniversario dell'11 marzo: la triplice catastrofe del sisma di magnitudo 9, dello tsunami e della crisi nucleare, costata 19.128 tra vittime e dispersi (dato al 5 marzo della polizia nazionale), danni stimati dal governo in circa 200 miliardi di euro e 325mila evacuati, di cui 80mila dalla 'no entry zone' del raggio di 20 km dalla centrale.

Il Giappone si prepara a fermarsi per ricordare quei 2 lunghi minuti della scossa che dalle 14.46 sconvolse il Paese, riuscito pero' a stupire il mondo intero, risollevandosi. Cerimonie religiose si sono già tenute sabato per commemorare le vittime nel rito buddista, mentre oggi  l'evento ufficiale piu' importante è nel primo pomeriggio al Teatro nazionale di Tokyo: ci saranno il governo del premier Yoshihika Noda al completo e l'imperatore Akihito che ha voluto esserci malgrado i postumi del delicato intervento del 18 febbraio di bypass coronarico. Il sovrano, 78 anni, sara' presente con la consorte Michiko per una ventina di minuti, meta' del tempo stimato per l'intera cerimonia, in un segnale di vicinanza al dolore di un popolo al quale si rivolse pochi giorni dopo la catastrofe, nel momento piu' difficile dalla fine della Seconda guerra mondiale, con un messaggio video alla nazione, unico nel suo genere, all'insegna della coesione e della solidarieta'.

Tgcom24 segue l'evento con una diretta tv sul Dtt e sul nostro sito a partire dalle 6.30 del mattino. Poi dalle 14 ci sarà uno "Speciale" nel quale verrà trasmesso un video di 60 minuti realizzato dal giornalista di Matrix Pietro Suber. A seguire un dibattito a cui prenderanno parte, insieme allo stesso Suber, anche l'inviato Mimmo Lombezzi e il professor Alberto Mengoni, fisico nucleare, consulente scientifico dell'ambasciata italiana in Giappone, in collegamento dal Paese asiatico.

In programma iniziative in tutto l'arcipelago e nei luoghi piu' colpiti - come Ishinomaki, Rikuzentakata e Minamisanriku, quasi rasa al suolo dallo tsunami e che il 25 febbraio ha aperto il primo mall in prefabbricati con una ventina di negozi - e in quelli dove ci sono gli impianti nucleari, come Oi (prefettura di Fukui), dove il governo vuole far ripartire i reattori. A Tokyo, all'Hibiya Park, c'e' uno degli appuntamenti piu' attesi di 'Sayonara impianti nucleari! Iniziativa dei cittadini per 10 milioni di firme', il movimento che ha tra i promotori il premio Nobel per la Letteratura, Kenzaburo Oe, sostenitore (''per il bene delle future generazioni'') di un referendum nazionale sull'energia atomica, sul modello italiano.