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Ucraina, la strage dei cani di strada

In vista degli Europei di calcio nelle città dove si terranno i match, i randagi vengono uccisi con metodi brutali: migliaia i cani e i gatti bruciati o avvelenati

Ap/Lapresse

Sono migliaia i cani sterminati in Ucraina in vista degli Europei di calcio: i randagi, ritenuti un pericolo sanitario, vengono avvelenati, abbandonati tra gli spasmi o bruciati vivi.

L'allarme, lanciato dalla stampa ucraina, è rimbalzato tra le associazioni animaliste di mezza Europa, che hanno raccolto le prove degli agghiaccianti metodi di soppressione degli animali.

L'uccisione degli animali rappresenta un business redditizio per molte amministrazioni che ricevono speciali fondi per la lotta al randagismo e, grazie a metodi di abbattimento poco costosi quanto brutali, riescono a trasformare il problema del randagismo in un vero e proprio affare.

Inutili gli appelli delle associazioni perché partisse una campagna di sterilizzazione: il metodo più usato per l'eliminazione del problema randagismo resta l'avvelenamento dei cani con solfato di zinco o con pillole di isoniazide, un antibiotico che negli animali provoca però convulsioni, vomito e una morte dolorosa.

Secondo stime dell'associazione animaliste Peta, i randagi in Ucraina sarebbero oltre 500mila e solo nell'ultimo anno, a Kiev sarebbero stati uccisi tra i 20mila e i 30mila animali.


Nella pagina seguente il video-denuncia dell'associzione laverabestia.org (Attenzione, immagini particolarmente crude)