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Allarme scienziati: dal 2050 negli oceani pi� bottiglie di plastica che pesci

Secondo uno studio pubblicato sul World Economic Forum sar� riversata ogni minuto nei mari una quantit� pari a quella di quattro camion zeppi di spazzatura

Fra 35 anni gli oceani potrebbero contenere pi� bottiglie di plastica che pesci.

A lacniare l'allarme ambientale � uno studio pubblicato sul World Economic Forum, secondo cui circa il 32% degli oggetti di plastica a livello globale sfugge ai sistemi di raccolta e viene abbandonata in natura. I ricercatori calcolano che dal 2050 nei mari verr� riversata ogni minuto una quantit� di plastica pari a quella trasportata da quattro camion zeppi di spazzatura.

Il pericolo della plastica monouso - Attualmente a finire nei mari ogni anno sono otto milioni di tonnellate di plastica, l'equivalente di un camion zeppo di spazzatura al minuto. "Il problema pi� urgente da risolvere � quello che riguarda l'inquinamento provocato dagli oggetti di plastica monouso, i quali non vengono riciclati a dovere", ha osservato Dianna Cohen, ceo di Plastic pollution coalition. "Tutti noi abbiamo il potere di fare qualcosa per ridurre la quantit� di plastica che utilizziamo ogni giorno", ha aggiunto.

La pulizia inizia dalle coste - La pulizia degli oceani dalla plastica deve iniziare dalle coste e non dalle "isole" di immondizia come la "Great Pacific garbage patch", la mega-area di spazzatura nel Pacifico, una delle cinque maggiori al mondo. A suggerirlo � uno studio dell'Imperial College di Londra, pubblicato sulla rivista Environmental Research Letters.

Addio pesci? - L'allarme sulla popolazione ittica degli oceani � stato lanciato anche da uno studio recente dell'Universit� di Adelaide, in Australia. I ricercatori hanno preso in esame l'impatto del cambiamento climatico sugli ecosistemi marini e sulle specie che li abitano, concludendo che entro il 2050 si rischia un'estinzione di massa. E' stato osservato che le catene alimentari degli oceani di tutto il mondo sono a rischio crollo a causa delle emissioni di gas serra, della pesca intensiva e dell'inquinamento localizzato.