Gregory Kloehn, artista californiano residente a Oakland, gira la città in cerca di materiale di scarto come vetro, plastica e legno. Una volta recuperati pezzi a sufficenza, con l'aiuto di alcuni volontari li assembla realizzando piccole case per i senza tetto, rifugi nei quali gli homeless possono passare la notte e mangiare. "Il nostro obiettivo è riunire persone fantasiose e materiali di scarto per creare rifugi mobili per le persone senza fissa dimora", dice Kloehn parlando del progetto Homes Homeless.
Usa, i rifiuti diventano case per senza tettoQuando il riciclo è anche solidarietà
Vetro, plastica e legno - L'artista infatti si avvale di una squadra di persone con lo accompagna nella scelta della "materia prima" nelle discariche, ai bordi delle strade, fuori dalle grosse fabbriche. Lì sceglie scarti in plastica, vetro e legno, che diventeranno la struttura portante delle casette. Una volta tornati nel loro magazzino, Kloehn e i suoi uniscono questi pezzi, li verniciano e in alcuni casi arredano. Ai rifugi sono poi applicate delle ruote, per poterli spostare in diverse zone della città.
Da spazzattura a rifugio - Una volta ultimate, le piccole abitazioni vengono consegnate ai senza tetto, che vi possono passare la notte e consumare i pasti. I volontari dopo qualche giorno spostano le case, che ospiteranno così un nuovo "inquilino. "La spazzatura di un uomo è il tesoro di un altro uomo", dice il californiano. In questo modo, il gruppo di Oakland incentiva il riciclo aiutando l'ambiente, ma anche le persone in difficoltà. "Le cose che la gente butta via possono dare ad altri una casa vitale", spiega Kloehn all'Huffington Post americano.