FOTO24 VIDEO24 Logo Mediaset ComingSoon.it Donne logo mastergame Grazia Meteo.it People sportmediaset_negative sportmediaset_positive TGCOM24 meteo.it
Podcast DirettaCanale 51
Temi del momento

Istat: nel 2015 Pil salito dell'1% "Crescita si è indebolita durante anno"

Nellʼultimo trimestre dellʼanno la crescita si è fermata a +0,1% rispetto al periodo luglio-agosto-settembre, scrive lʼIstituto di statistica

Istat: nel 2015 Pil salito dell'1%
ansa

Il Pil italiano è salito dell'1% nel 2015.

Lo rende noto l'Istat, comunicando che nell'ultimo trimestre dell'anno la crescita si è fermata a +0,1% rispetto al periodo luglio-agosto-settembre. "Nel corso dell'anno la crescita congiunturale ha mostrato un progressivo indebolimento", scrive l'Istituto di statistica nella nota a commento dei dati. Il 2015 era iniziato a +0,4%, seguito da un +0,3% e da un +0,2%.

Nel 2015 il Pil corretto per gli effetti di calendario è aumentato dello 0,6%. Si fa notare che il 2015 ha avuto tre giornate lavorative in più rispetto al 2014. La variazione acquisita per il 2016 è pari a 0,2%.

Rispetto al trimestre precedente, tutti i principali aggregati della domanda interna sono aumentati in maniera significativa, con incrementi dello 0,3% per i consumi finali nazionali e dello 0,8% per gli investimenti fissi lordi. Le importazioni e le esportazioni sono cresciute, rispettivamente, dell'1,0% e dell'1,3%. La domanda nazionale al netto delle scorte ha contribuito per 0,4 punti percentuali alla crescita del PIL, con apporti di 0,2 punti decimali dei consumi delle famiglie e delle Istituzioni Sociali Private (ISP) e di 0,1 punti decimali sia della spesa della Pubblica Amministrazione, sia degli investimenti fissi lordi.

La variazione delle scorte ha contribuito negativamente alla variazione del PIL (-0,4 punti percentuali), mentre il contributo della domanda estera netta è stato positivo per 0,1 punti percentuali. Si registra un andamento congiunturale positivo per il valore aggiunto dell'industria e dei servizi (+0,1% per entrambi i comparti), mentre il valore aggiunto dell'agricoltura è diminuito dello 0,1%. In termini tendenziali, il valore aggiunto dell'agricoltura è aumentato dell'8,4%, quello dell'industria dell'1% e quello dei servizi dello 0,5%.