FOTO24 VIDEO24 Logo Mediaset ComingSoon.it Donne logo mastergame Grazia Meteo.it People sportmediaset_negative sportmediaset_positive TGCOM24 meteo.it
Podcast DirettaCanale 51
Temi del momento

Brexit, Cgia: export made in Italy potrebbe subire una contrazione

Auto e abbigliamento sono tra i prodotti esportati, che nel 2015 hanno raggiunto un valore complessivo di 22,4 miliardi di euro

La decisione dei britannici di uscire dall'Ue potrebbe provocare una contrazione dell'export italiano in Gran Bretagna, che nel 2015 ha toccato un valore complessivo di 22,4 miliardi di euro.

Auto, abbigliamento, forni, medicinali, vini, mobili e calzature sono i principali beni che esportiamo nel Regno Unito. E' il Nordest con 7,9 miliardi di euro la macro area più interessata dalle esportazioni. La Cgia: "Difficile prevedere cosa potrà accadere".

Brexit, Cgia: auto e abbigliamento tra i prodotti made in Italy più esportati Il nostro export oltre Manica nel 2015 ha toccato un valore complessivo di 22,4 miliardi di euro, mentre le importazioni hanno raggiunto quota 10,5 miliardi. Cosa cambierà?

Le importazioni hanno raggiunto quota 10,5 miliardi, con un saldo commerciale positivo e pari a 11,9 miliardi di euro. Dalla Cgia segnalano che l'export verso Londra è stato pari al 5,4 per cento del totale e nell'ultimo anno le vendite nel Regno Unito sono aumentate del 7,4 per cento. Difficile capire in che misura la Brexit potrà incidere sul settore commerciale.

“Nei prossimi 2 anni – ricorda il coordinatore dell'Ufficio studi della Cgia Paolo Zabeo - tra Londra e Bruxelles dovranno essere ratificati 54 accordi commerciali e, salvo sorprese, le transazioni ritorneranno ad essere soggette ai dazi doganali e al pagamento dell'Iva. Non è da escludere, inoltre,la possibilità che vengano introdotte alla dogana barriere non tariffarie che potrebbero ostacolare l'attività commerciale”.

A livello territoriale è il Nordest (7,9 miliardi di euro) la macro area più interessata dalle esportazioni in Gran Bretagna. Segue il Nordovest (7,8 miliardi) il Centro (3,6 miliardi) e il Mezzogiorno (2,7 miliardi). A livello regionale, invece, la parte del leone la fanno la Lombardia (5,3 miliardi di euro), il Veneto e l'Emilia Romagna (ciascuna con 3,4 miliardi di euro), il Piemonte (2,3 miliardi) e la Toscana (1,8 miliardi), che tutte insieme esportano più del 70 per cento del totale.